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CRISI ENERGETICA

Bolletta da 53mila euro, chiude lo stadio del ghiaccio

Decisione inevitabile ad Alleghe, nel Bellunese

I costi energetici sono ormai insostenibili e lo lo stadio del ghiaccio di Alleghe deve chiudere. Il Comune non ha avuto, a quanto si apprende, altra scelta, a fronte di una bolletta dell'elettricità dei mese di agosto insostenibile: 53mila euro, ossia circa cinque volte quello medio del periodo precedente la crisi energetica.

"Con il trend dell’ultima bolletta - spiega il sindaco Danilo De Toni - il costo di un solo mese vale quanto il costo di circa metà anno. Impossibile tenere aperta la struttura a queste condizioni". La scelta dell’amministrazione comunale è obbligata, seppur sofferta. Il palaghiaccio infatti serve non solo i turisti, ma anche la locale squadra di hockey, il pattinaggio artistico con un vasto settore giovanile, che svolge attività sociale a tutti gli effetti.

"Quest’anno avevamo ritardato la riapertura estiva, posticipandola da luglio ad agosto, proprio per ridurre i costi, alla luce dei rincari - prosegue il primo cittadino - Ma abbiamo riaperto proprio per dare continuità all’attività della squadra Hockey Alleghe e al pattinaggio artistico che danno la possibilità di fare sport a oltre 100 bambini e ragazzi dell’intera vallata. In questo senso, lo stadio del ghiaccio ha sempre rappresentato un servizio per tutto l’Agordino, erogato dal Comune di Alleghe che da sempre ha sostenuto da solo i costi".

"Adesso però non possiamo più sostenere un onere simile. A malincuore l’ho già comunicato al presidente della società sportiva, Adriano Levis, dicendogli che non appena il costo dell’energia elettrica tornerà a livelli accettabili e si creeranno delle condizioni sostenibili, studieremo le modalità di riapertura. Farò lo stesso appena possibile con la responsabile del settore pattinaggio".

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