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FICAROLO

Il mito della chiatta sul Po ha conquistato La Mostra del cinema

Una storia semplicemente meravigliosa

Il mito della chiatta sul Po ha conquistato La Mostra del cinema

La storia di "Sandokan", la chiatta del Po di Ficarolo, al Festival del Cinema di Venezia. Dopo la presenza al Festival CinemAmbiente di Torino dello scorso giugno, “Voci d’acqua”, l’ultimo lavoro del filmmaker Fabio Pasini, è stato proiettato lo scorso sabato 10 settembre a Venezia nell’ambito della 79esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica. 

Una storia, quella della chiatta Sandokan, intensa e affascinante, della quale "La Voce di Rovigo" si era già occupata.

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Nato letteralmente lungo il corso del Po, “Voci d’acqua” è un tributo d’amore e rispetto al Grande Fiume che vede tra i suoi protagonisti, anche Stefano “Sandokan” Marca e la sua chiatta ormeggiata sul Grande Fiume, vicino al ponte che divide Veneto ed Emilia. Da diverso tempo, nel tratto ficarolese della riva sinistra del Po, è ancorata una chiatta che da anni è gestita da Stefano e Cinzia, due grandi appassionati del Po e della natura.

La loro storia, ha colpito molto il giornalista Fabio Pasini, sciatore e canoista, ipercinetico per natura e per scelta, con al suo attivo numerose spedizioni nel Grande Nord ed in altre terre remote. “Dopo aver viaggiato per anni in terre lontane dalla Pianura Padana, ho deciso di navigare Il Po in direzione Ficarolo, il mio paese natale – racconta lo stesso Sandokan – Poco prima del ponte che collega Veneto ed Emilia, io e Cinzia siamo stati attratti da una vecchia chiatta con la scritta ‘Vendesi’. Fu amore a prima vista”.

Stefano e Cinzia, dopo averla acquistata, iniziarono a sistemarla. “Dopo circa un anno di duro lavoro – continua – decisi che la solidarietà e l’ospitalità che avevo ricevuto in giro per il mondo, l’avrei riportata nella mia terra e tra la mia gente. Ma soprattutto decisi che lo avrei fatto rivalutando il Grande Fiume e proponendo il turismo fluviale”. Oggi la chiatta ficarolese è diventata punto di riferimento e luogo dove trovano ristoro e ospitalità turisti, canoisti, ciclisti, avventurieri, navigatori e pellegrini che, rimanendo a contatto con la natura e con il Po, possono rifocillarsi e scambiarsi esperienze di vita.

La chiatta di Sandokan, ribattezzato anche “Il Caronte della Romea Strata”, si trova appunto nell’ultimo paese veneto dell’antico percorso medioevale che veniva utilizzato dai pellegrini che partivano dal Nord Europa per raggiungere i luoghi di culto di Roma, Santiago di Compostela e Gerusalemme. “Da febbraio a novembre vivo qui, cullato dal Po, ancorato nel punto dove si intersecano tre regioni: Veneto, Emilia Romagna e Lombardia – conclude Sandokan – in ascolto di quelle storie che nascono sulle sue acque, lasciandomi ogni volta, ricordi indelebili nel cuore. Per me e Cinzia il Po è amore. E’ poesia”.

 Lo scorso sabato, Stefano e Cinzia, sono stati ospiti a Venezia durante la proiezione. “Per noi è stato un grande onore aver ricevuto l’invito per Venezia – spiega Cinzia - Ci siamo commossi nel vedere le immagini della nostra chiatta, proiettate addirittura alla Mostra del Cinema”.

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