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IL PRIMO GIORNO DI SCUOLA

“Ragazzi il futuro ha bisogno di voi”

Ieri la prima campanella. Don Damiano Furini: “La scuola aiuta i giovani a crescere”

“Ragazzi il futuro ha bisogno di voi”

Emozionati ed entusiasti i bambini e i ragazzi (24mila in Polesine) nel loro giorno di ritorno sui banchi di scuola. Grandi e piccini accolti dal personale scolastico, ma anche dalle autorità cittadine che hanno voluto augurare loro un anno all’insegna della serenità.

“Oggi è un giorno di festa, un momento importante che tanto avete atteso, insieme alle vostre famiglie - ha commentato il sindaco Edoardo Gaffeo - A scuola vi dovete divertire, è un dovere farlo, ma sempre ricordando che impegnarsi in questo percorso è parte di quello che siete chiamati a fare, e dovete farlo soprattutto per voi stessi”. Compito degli adulti e delle istituzioni, invece, fare in modo che questo anno scolastico sia vissuto in modo sereno.

“Impegnarsi perché lo viviate in tranquillità è compito nostro - ha proseguito - La conoscenza è la chiave per costruire percorsi di comunità. Ci impegneremo il più possibile per consentirvi di vivere questo anno nel modo migliore e collaboreremo per superare ogni eventuale disagio”. Scuola che arriva da due anni di grandi difficoltà, dovute alla pandemia e al pesante impatto che le interruzioni della didattica in presenza hanno avuto inevitabilmente sui più giovani.

“La ripresa dell’anno scolastico è un momento davvero importante - ha proseguito il vicesindaco Roberto Tovo -, il primo giorno di scuola riguarda voi ma anche chi vi guida in questo percorso, il personale scolastico, i vostri docenti e anche le vostre famiglie. Un grande in bocca al lupo per l’inizio di questo viaggio, pieno di emozioni. Chiedo a voi di investire su voi stessi e di essere competenti, di vivere questa opportunità col massimo impegno perché la società ha bisogno di avere giovani motivati e competenti”.

“I ragazzi stando a casa hanno perso lo stress, positivo, della presenza - ha confermato Isabella Sgarbi, dirigente scolastico dell’Itis Viola -, un passaggio importante che piano piano i ragazzi dovranno riprendere ad affrontare. Ciò che conta oggi è il potersi incontrare qui, in presenza, seppur distanziati, ma senza mascherine e cominciare con tanto entusiasmo”. La scuola come priorità e come elemento da cui ripartire, per dare speranza alle future generazioni.

“Siamo felici di accogliere i nuovi bambini, coloro che oggi iniziano la prima elementare ad esempio, che affrontano per la prima volta questa emozionante avventura - ha proseguito Roberto Spremulli dell’istituto Giacomo Sichirollo -. Ma oggi è anche un momento di cambiamenti e nuovi obiettivi, per coloro che iniziano le scuole medie e affronteranno tante novità”. Una scuola entusiasta, appassionata e che guarda alle nuove generazioni con la volontà di dare il meglio di sè. “Oggi è la partenza, come ogni anno - ha concluso don Damiano Furini, vicario generale -, ma ogni partenza non è mai uguale all’anno precedente. Ricordate che la scuola è qui per voi, per darvi la possibilità di vivere una bella esperienza, fraterna e solidale, ma prima di tutto normale e che vi aiuti a crescere. Quest’anno non avremo problemi di mascherine e distanziamenti, ma ciò non significa che tutto sia finito. La scuola ha bisogno di passione, dagli insegnanti al personale che vi accompagnano in questo percorso di crescita”.

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