VOCE
CRISI ENERGETICA
14.09.2022 - 06:43
Mediazioni e lavoro per disinnescare il gioco dei veti incrociati fino all’ultimo. Ieri è arrivato il via libera, in Senato, al Decreto aiuti bis, che dispone diverse misure, compresi gli aiuti per fronteggiare il caro bollette. Un via arrivato all’unanimità (con l’astensione di Fdi), ma dopo giorni di polemiche, mediazioni e ricerca di compromessi. E così a poco più di una settimana dal voto del 25 settembre i parlamentari devono ancora lavorare di cesello.
“Certo - spiega la senatrice, e candidata a Palazzo Madama, Roberta Toffanin, di Forza Italia - la situazione attuale ci ha obbligato a fare in fretta. Ma d’altra parte l’ultima esperienza di governo ci aveva abituato a dover fare ricorso a mediazioni e compromessi politici per ottenere questa o quella misura, a volte anche con provvedimenti che non ci convincevano del tutto. Una maggioranza di larghe intese significa anche questo. Figuriamoci ora che il governo non è nella pienezza delle sue prerogative e che la maggioranza larga di fatto non c’è più. Nell’ultimo periodo, poi, queste difficoltà erano aumentate, vedi il tentativo di fermare i termovalorizzatori ed altro con forme di ostruzionismo. Non era più possibile andare avanti”.
Ed anche negli ultimissimi giorni il gioco dell’ostruzionismo e dei veti rischiava di bloccare l’ok ad un provvedimento atteso da famiglie ed imprese, “in effetti - continua la Toffanin - nelle ultime ore il Movimento 5 stelle aveva alzato l’asticella per il provvedimento del Superbonus. Ma noi del centrodestra eravamo d’accordo per trovare un emendamento che potesse dare risposte ad imprese e famiglie su questo versante. Alla fine però la mediazione è stata raggiunta e il risultato portato a casa. Certo abbiamo dovuto stare in aula e fare riunioni fino a pochi giorni dalle elezioni, ma per il bene del Paese si fa questo ed altro”.
Nel decreto Aiuti bis ci sono importanti misure economiche. “Diciamo che per aziende e famiglie si tratta di un’importante boccata d’ossigeno - continua la senatrice e ricandidata al Senato - utili per affrontare l’emergenza. Ma occorrono norme strutturali per mettere le aziende e le famiglie al riparo da questi assurdi rincari dei costi energetici. Per questo occorrerà arrivare ad un tetto europeo sul costo del gas, accelerare sulle energie rinnovabili, contenere il costo dei carburanti, maggiore credito di imposta”.
“Per il futuro immediato - chiude - spero che il Parlamento possa aver un’impronta chiara, un colore politico ben definito per essere subito in grado di prendere decisioni e finirla con la politica dei no, perché il futuro è già oggi.
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