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LA TRAGEDIA

Antonio muore a 23 anni dopo la partita di calcetto

Inutile la disperata corsa in ospedale, non è stato possibile salvarlo

Antonio muore a 23 anni dopo la partita di calcetto

Antonio Salerno, 23 anni, di Pontelagoscuro, è morto per un malore sopraggiunto dopo una partita di calcetto con gli amici. Una tragedia ricostruita dal quotidiano "Il Resto del Carlino", edizione di Ferrara.

E' accaduto tutto nella serata di lunedì, verso le 21 a Barco, quartiere di Ferrara. Al circolo Arci "Buontemponi" di via dell’indipendenza, Salerno con il fratello Gabriele ed alcuni amici si danno appuntamento al campo per una partita di calcio a 5, come era consueto fare. Al termina della gara, come raccontato da alcuni amici, Antonio accusa qualche fastidio al petto, ma non sembra nulla di grave, tant’è che non è stato ritenuto necessario allertare nessun soccorso o ambulanza.

Antonio si cambia negli spogliatoi e, insieme al fratello gemello Gabriele, si reca a piedi verso casa. Percorso un breve tratto, Antonio si accascia e il fratello chiama subito il pronto soccorso. I sanitari arrivano prontamente con un’ambulanza del 118 e subito vengono effettuate le prime manovre per rianimare il ragazzo. Poi il trasporto e una corsa disperata verso l’ospedale "Sant’Anna" di Cona, dove purtroppo nulla hanno potuto i medici, in quanto il giovane era già deceduto per morte naturale. Non sono intervenute le forze dell’ordine, in quanto il tragico fatto è successo al di fuori del circolo e del campo di gioco. 

La notizia della morte di Antonio è subito circolata velocemente tra gli amici più stretti, tutti increduli e sconvolti da quanto successo. Poco prima l’avevano visto giocare e sorridere nel campo di calcio. Antonio Salerno aveva 23 anni, era uno studente universitario a Ferrara iscritto alla facoltà di architettura, dopo aver terminato il percorso scolastico superiore al liceo artistico ‘Dosso Dossi’. Antonio era molto conosciuto, ragazzo gioviale e disponibile con tutti, molti gli amici.

Tra le sue passioni, quindi, il calcio tanto che per anni ha giocato a livello giovanile, sempre nel suo ruolo preferito di portiere. Una passione sportiva che condivideva unitamente al fratello Gabriele. e.

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