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ELEZIONI POLITICHE 2022

La sanità pubblica è vicina al collasso

Incontro con i candidati all'appuntamento del 25 settembre per individuare le possibili soluzioni

La sanità pubblica è vicina al collasso

Presenti gli esponenti di tutti i partiti in lizza alle prossime elezioni

Un incontro per parlare delle proprie preoccupazioni e illustrare le proprie proposte, per assicurare il diritto alla salute nel territorio attraverso la salvaguardia dell’Ulss, del personale che vi lavora e dei cittadini che ne utilizzano i servizi. E’ questo l’obiettivo dell’incontro di ieri tra rappresentanti dei sindacati e i candidati alle elezioni del 25 settembre.

“L’esigenza di organizzare questo incontro nasce dalla percezione che il sistema sanitario nazionale e regionale, ed in particolare il territorio dell’Ulss 5 mostrano evidenti segnali di difficoltà - ha aperto Francesco Chiavilli del coordinamento italiano medici ospedalieri - a voi candidati rivolgeremo le nostre preoccupazioni e proposte, rappresentando quella che è la realtà del nostro sistema sanitario pubblico con la visione del medico e di tutti i dirigenti sanitari. Chiederemo quale posizione assume in merito il partito che rappresentate”.

Tra i candidati presenti Alberto Stefani per la Lega, Bartolomeo Amidei per Fratelli d’Italia; Alberto Lucchin per il Partito Democratico; Manuela Nicoletti e Giacomo Bovolenta per Azione-Italia Viva; Elena Suman del Movimento 5 Stelle; Diego Foresti per Unione Popolare e Michele Mognato di Articolo 1 (ma candidato del centrosinistra all’uninominale Senato), con Francesco Noce, presidente dell’ordine dei medici.

“Da tempo denunciamo carenze determinate da scelte di contenimento della spesa e di sbagliata programmazione, tanto da farci dire che non siamo lontani da un collasso del sistema - continua Davide Benazzo del Fp-Cgil - pensavamo che la pandemia avesse insegnato invece notiamo che l’atteggiamento non è cambiato”.

I sindacati, ma anche i candidati stessi, riconoscono una grave carenza di figure ospedaliere, ma anche di qualità del lavoro che rischia di far crollare il concetto di pubblico e accessibile, che la politica deve con urgenza affrontare.

Tra i temi anche i fondi del Pnrr, che ha stanziato risorse proprio per la sanità, di cui il 44,5% per quella territoriale, ma solo per le strutture, non per il personale.

Personale indispensabile in un territorio che necessita di infrastrutture, di assumere, formare e garantire condizioni lavorative adeguate per avere, realmente, un sistema sanitario davvero pubblico e funzionante.

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Commenti all'articolo

  • frank1

    16 Settembre 2022 - 11:35

    chi ha distrutto la sanita' publblica? meditiamo..valutiamo..dal 2011 con tale monti (sic!!) quello messo da tale napulitano.a renzi,passando per gentiloni letta,sono quelli che anziche usare il bisturi per itaglia,hanno usata l'accetta.il 25 c.m. ricordiamocelo!!

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