VOCE
ADRIA
20.09.2022 - 13:30
Si va verso un’unica grande unità pastorale che comprende le parrocchie cittadine, più quelle delle frazioni (escluse quelle ricadenti nella diocesi di Chioggia) e si aggiunge Papozze con Panarella. Confermate, dunque, le indiscrezioni anticipate da “La Voce di Rovigo” l’11 settembre scorso. La “rivoluzione” si rende necessaria per il congedo dalla Tomba dei Francescani dell’Immacolata e domenica prossima alle 18.30 il vescovo Pierantonio celebrerà la messa nella basilica della Tomba per dare inizio a questa nuova esperienza pastorale.
Ieri in Cattedrale e nelle altre chiese è stato letto il messaggio inviato dal vescovo ai fedeli.
“Vi scrivo – esordisce mons. Pavanello - per rendervi partecipi del nuovo assetto che a partire dal mese di ottobre assumerà la cura pastorale delle vostre parrocchie. A partire dalla scorsa primavera, provocati anche dalla necessità di trovare una soluzione ad alcuni problemi contingenti, i parroci di Adria, in accordo con me, hanno iniziato a riflettere sulla necessità di impostare in modo unitario la pastorale delle parrocchie cittadine, prospettiva che ha in seguito preso corpo anche in incontri condivisi con fedeli laici. Nel corso dell’estate questa riflessione si è fatta ancora più urgente per la decisione dei superiori dell’istituto dei Francescani dell’Immacolata di chiudere la casa di Adria e di riconsegnare al clero diocesano la parrocchia di Santa Maria Assunta della Tomba”.
E ancora: “Il percorso fatto assieme tra preti e collaboratori laici ha portato a prendere coscienza che quello adriese è un territorio in cui le persone si spostano facilmente e condividono ambienti di vita, di lavoro e anche di crescita nella fede. Oggi poi diventa sempre più importante proporre luoghi e momenti di vita cristiana che siano davvero significativi per accogliere e seguire persone e famiglie che sono molto lontane dalla Chiesa e che si avvicinano quasi esclusivamente per chiedere i sacramenti".
"La prospettiva di costituire una vera e propria famiglia di parrocchie e, in essa, una comunità di preti operanti insieme – evidenzia il vescovo - è un'opportunità unica per rispondere ai bisogni reali della città di oggi e, in essa, alla missione evangelica. In questa prospettiva è maturata la decisione di un passo che rendesse visibile e concreta la volontà dei presbiteri incaricati delle parrocchie di Adria e frazioni di costruire un nuovo progetto pastorale, nel quale si inserisce Papozze".
"Avuta la rinuncia da parte degli interessati ai precedenti mandati pastorali, pertanto ho costituito un gruppo di presbiteri a cui viene affidata ‘in solido’, cioè con una piena corresponsabilità anche giuridica, la cura pastorale delle suddette parrocchie. I parroci ‘in solido’ sono mons. Matteo De Mori, arciprete della Cattedrale, che ha il compito di moderatore del gruppo formato da don Nicola Brancalion, don Fabio Finotello, don Mario Lucchiari (che viene trasferito dall’unità pastorale Commenda di Rovigo) e don Maurizio Savella. Collaboreranno con loro anche don Daniele Bragante, don Fabio Padovan, don Stefano Atchonou e i canonici del capitolo della Cattedrale".
"E’ mia intenzione – fa sapere mons. Pavanello - assegnare uno dei prossimi ordinandi diaconi e un seminarista in tirocinio pastorale per avviare un progetto di pastorale giovanile per tutta la città. Preciso che ogni parrocchia conserverà la sua autonomia giuridica e amministrativa e avrà uno o più sacerdoti come referenti. Così pure si cercherà gradualmente di coordinare i vari ambiti della pastorale come catechesi, pastorale familiare, Caritas e altro, secondo un progetto condiviso”.
Quindi conclude sottolineando che “si tratta di un progetto impegnativo che richiede da parte di tutti una collaborazione disponibile, umile e aperta alla novità. Confido che questo nuovo inizio risvegli in tutti il desiderio di spendersi per dare vita alla comunità cristiana e creare spazi di incontro e dialogo con quanti sono alla ricerca di Dio e cercano di dare un senso pieno alla loro vita”.
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