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Lavoro
27.09.2022 - 06:31
L’azienda di microchip statunitense Intel, in accordo con il governo uscente guidato da Mario Draghi, ha selezionato Vigasio, in provincia di Verona, come sito preferito per la costruzione di una fabbrica di semiconduttori. Lo ha riportato l’agenzia di stampa internazionale Reuters citando due fonti vicine all'accordo. Vigasio è un comune da 10mila abitanti in Veneto, in provincia di Verona. L’investimento iniziale sarà di 4,5 miliardi di euro ma potrebbe crescere nel tempo e secondo le stime dell’azienda, il nuovo stabilimento andrà a creare 1.500 posti di lavoro diretti e 3.500 indiretti. Le attività dovrebbero cominciare tra il 2025 e il 2027. Una parte dell’investimento, circa il 40%, sarà coperto con fondi pubblici del governo italiano, motivo per cui l’accordo dovrà essere formalizzato anche con il governo che si insedierà in seguito alle elezioni del 25 e che presumibilmente sarà guidato dalla leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni.
L’investimento di Intel nella gigafactory di Vigasio rientra in un più ampio piano di investimenti per l’Europa, che l’azienda ha annunciato lo scorso marzo. Tale piano comprenderà investimenti dal valore totale di 80 miliardi di euro nel corso dei prossimi dieci anni, volti a creare un sistema integrato del continente, avendo – per esempio – fabbriche di produzione in un paese e impianti di packaging in un altro. Si tratta di un simbolo della ristrutturazione del modello di business dell’azienda, che storicamente si occupa della progettazione di semiconduttori, ma che adesso punta a diventarne anche un produttore, entrando di fatto nel segmento di mercato al momento dominato da Tsmc e Samsung.
Secondo le fonti di Reuters, Intel e il governo italiano avevano raggiunto un accordo sulla fabbrica già all’inizio di settembre, ma hanno deciso di rimandare l’annuncio pubblico a dopo le elezioni. Vigasio è stata ritenuta l’opzione migliore per la costruzione dell’impianto per via della sua posizione geografica. Essendo sull’autostrada del Brennero, il comune è infatti ben connesso con la Germania e in particolare con Magdeburgo, dove Intel intende realizzare due fabbriche. Altre opzioni che sono state prese in considerazione includono siti in Lombardia, Puglia e Sicilia. Per il momento, né Intel né l’ufficio stampa del governo hanno commentato la notizia.
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