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TRECENTA

Prosegue la rinascita dell'ospedale San Luca

Nuova sala operatoria e nuove Terapia intensive

Prosegue la rinascita dell'ospedale San Luca

Nasce un polo di riferimento per le maxiemergenze

Da giovedì 6 ottobre, sono ultimati i lavori di ristrutturazione e allestimento tecnologico di una ulteriore sala operatoria all'ospedale San Luca di Trecenta, ad oggi operativa. Il percorso ha reso le tre sale operatorie  attualmente attive confortevoli e flessibili alle esigenze di pazienti e professionisti.

"I nuovi locali - spiega infatti la nota stampa dell'Ulss 5 - sono infatti dotati degli ultimi standard di illuminazione, nuovi pensili per gas medicali, nuovi apparecchi di anestesia e dell'adeguato sistema di ventilazione per prevenire le infezioni chirurgiche e nuovi sistemi idraulici ed elettrici".

"Queste sale accolgono pazienti con interventi chirurgici programmati,   ricoverati nel reparto di Week Surgey e coinvolgono specialità diverse tra cui chirurgia generale, ginecologia,  otorinolaringoiatria, chirurgia vascolare, ortopedia, oculistica, urologia e prossimamente neurochirurgia. I pazienti sono seguiti da uno staff multidisciplinare, e vengono dimessi entro le 24 e le 72 ore. Per l’ospedale è una giornata importante, un ritorno alla normalità, per una struttura dalle alte potenzialità e dai numerosi servizi.  Anche l’offerta per gli esami diagnostici è stata incrementata, programmando la disponibilità della sala Tac da due a tre pomeriggi alla settimana".

"Oltre a 4 posti letto di Terapia Intensiva, a fine anno, sarà inoltre  migliorata l’area destinata al Creu (Coordinamento Regionale Urgenza ed Emergenza) dotata di 11 posti letto di terapia intensiva che rafforzano la risposta dell’Azienda Ulss 5 in caso di maxi emergenza pandemica,  ambientale o causata da maxi emergenze. Il polo Creu, dotato delle soluzioni più moderne in termini di apparecchiature mediche e tecnologia, potrà essere risposte appropriate a un territorio di particolare conformazione economica, idrogeologica e toccato da snodi viari strategici, nonché solcato da due fiumi tra i più importanti d’Italia, Po e Adige e, pertanto potenzialmente esposto al rischio di maxiemergenza".

"L’incremento di offerta - chiude la nota stampa dell'Ulss 5 - si è reso possibile grazie alla riorganizzazione e assunzione di personale dedicato, oltre che a una completa sinergia tra personale medico, in particolare anestesisti e chirurghi, che prestano la loro attività nei tre ospedali dell’Azienda sanitaria polesana".

 

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Commenti all'articolo

  • frank1

    08 Ottobre 2022 - 11:37

    se si parla di rinascita,vuol dire che era moribondo.le colpe?? chi ha sbagliato,avra' fatto carriera..nella pa funziona cosi'

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