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Colli Euganei, direzione Unesco

Giuriolo: “Giornata memorabile”. Marcato: “Opportunità per il territorio”. Masin: “Obiettivo è crescere”

Colli Euganei, direzione Unesco

Avviato ufficialmente il processo di candidatura dell’area del Parco Regionale dei Colli Euganei a Riserva della Biosfera Unesco. Termine di presentazione della documentazione settembre 2023 e previsione di una conferma per la primavera 2024. A coordinare le azioni e relazioni sarà il Parco regionale dei Colli Euganei, grazie al supporto della Regione Veneto e della Fondazione Cariparo.

“Una giornata che ricorderemo - ha commentato Mauro Giuriolo, Presidente Banca Adria Colli Euganei - Il percorso intrapreso rappresenta una scelta vincente perché darà caratura e il giusto imprinting che i Colli Euganei meritano. Vi chiedo di continuare con noi a coltivare e sostenere i percorsi d’innovazione”.

Lo studio di fattibilità è stato possibile grazie al contributo della Regione Veneto. “Questa candidatura rappresenta un’opportunità straordinaria per il territorio - ha commentato l’assessore regionale Roberto Marcato - la precedente esperienza con le colline del Prosecco lo ha dimostrato. Essere inseriti nel percorso Unesco significa vedere una crescita economica e culturale esponenziale. Oggi è una giornata di festa, crediamo molto in questo progetto. Il Veneto è la regione col più alto numero di siti Unesco a conferma dell’incredibile valore del territorio. Il nostro impegno è fare azioni perché tutto il Veneto possa essere competitivo e che altre aree possano avere le stesse possibilità”.

La candidatura prevede anche il coinvolgimento di cittadinanza ed enti presenti sul territorio, incluse scuole ed associazioni. “Il percorso intrapreso rappresenta un prezioso elemento di crescita - ha confermato l’assessore regionale Mauro Viti - I vincoli nel territorio già esistono, essendo parco regionale, ma la candidatura a patrimonio Unesco rappresenta un valore aggiunto. La discussione da qui alla proclamazione faciliterà la conoscenza di un territorio meraviglioso e lo farà proprio partendo dai cittadini. Possiamo offrire qualcosa di unico, anche a livello nazionale”.

Il progetto affonda le sue radici nel 2016 grazie a Franco Zanovello. “Il Riconoscimento Mab Unesco non ha funzione di ente giuridico, come un ente parco ad esempio - ha aggiunto Riccardo Masin, presidente del Parco regionale dei Colli Euganei - ma è la creazione di un istituto con la compartecipazione di tutto il territorio allargando le discussioni, ed i soggetti coinvolti, rispetto ai programmi da fare. Non si parlerà solo di mantenimento ambientale, ma dell’unione del concetto di sostenibilità ambientale alle attività antropiche. Crescere è un nostro obiettivo, ambizioso e molto complicato. Ci saranno discussioni a tutti i livelli, Workshop e attività da qui alla consegna del dossier. Dobbiamo partire, le condizioni per farlo ci sono. Serve collaborazione a 360 gradi ma con l’aiuto di tutti è possibile”.

Il riconoscimento permette non solo prestigio ma anche di accedere a finanziamenti come ha dimostrato il parco Delta del Po. “L’esperienza del Delta del Po nasce da un’attività sostenuta da fondazione Cariparo - ha concluso Matteo Ceruti consigliere regionale della Fondazione -, che ha dimostrato un’influenza positiva, facendolo entrare in relazioni internazionali e dando capacità attrattiva. La Fondazione è convinta che questo territorio abbia tutti i requisiti per far parte di questa rete mondiale risorse Mab Unesco e sarà occasione di rilanciare il ruolo del parco con strumenti di tutela e incentivazione economica”.

L’obiettivo di Unesco è stimolare i territori verso la valorizzazione sociale e ambientale. “La cura dell’ambiente va insieme alla cura salute umana - ha concluso Philippe Pypaert, Programme Specialist in Natural Sciences presso Unesco -. Il territorio da un messaggio molto bello su cui spero si potrà lavorare, ha molto da offrire e beneficerà di questo progetto. Considerateci alleati in questo percorso”.

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