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IL CONVEGNO

“Nuovi legami tra scienza ed etica”

“Nuovi legami tra scienza ed etica”

“Vivere il presente per costruire il domani”, questo il titolo della conferenza organizzata dalle associazioni Scienza e Vita e Nuovi Germogli di Rovigo per discutere, attraverso varie prospettive, sulle dinamiche italiane e mondiali in corso, su come il mondo di oggi prefiguri la realtà del domani e su come poter essere parte attiva e positiva dell’inevitabile processo di evoluzione mondiale.

Ieri mattina nel Salone del grano della Camera di Commercio di Rovigo alcune personalità di rilievo hanno dato la propria prospettiva e riflessione a partire dal tema “Vivere il presente per costruire il domani”.

A presentare nonché ad introdurre la conferenza Luca Busson dell’associazione Scienza e Vita di Rovigo. Presente Valeria Toso per l’associazione Nuovi Germogli di Rovigo. Relatori dell’evento il Patriarca di Venezia Francesco Moraglia, il segretario generale Unioncamere del Veneto Roberto Crosta, il console onorario di Germania in Venezia Paola Nardini e Giorgia Pinelli del gruppo Res università di Bologna. Oltre a numerosi cittadini all’evento erano anche presenti la classe 2F dell’istituto Viola-Marchesini e la classe 4C del liceo linguistico Celio-Roccati di Rovigo.

“Il significato del titolo di questo evento è presto detto - ha detto Luca Busson - noi viviamo in una delle aree più ricche dell’Italia e del mondo ma comunque chiaramente ciascuno di noi ha dei problemi di vario tipo: economici, personali e altro; se noi stiamo cosi qui, figuriamoci nel resto del mondo. Ci sono da aggiungere poi crisi di vario tipo: ambientale, economica e bellica che creano come un peso immane sopra ognuno di noi. Peso che rischia di far sopire la speranza. Il senso di questo convegno è far sentire questa speranza”.

Il primo relatore è stato il patriarca di Venezia Francesco Moraglia sull’importanza, per l’uomo, di prendere consapevolezza dei propri limiti nei vari ambiti dell’agire; l’uomo non si deve concentrare solo su un progresso costituito da mera crescita numerica di Pil ma deve guardare ad uno sviluppo integrale dell’essere umano: “Pensiamo a cosa sarebbe una realtà in cui questi aspetti non riconoscessero i limiti dell'uomo. È necessario riprendere il legame tra scienza, tecnologia ed etica a favore dell'essere umano. In questo quadro a più livelli è richiesto un cambiamento a più piani come ci ricordano le encicliche di Papa Francesco Laudato si’ è Fratelli tutti e se non si saprà riconoscere ciò, difficilmente si saprà riconoscere il grido della natura”.

A seguire, il segretario generale Unioncamere del Veneto Roberto Crosta aggiunge: “Noi abbiamo davanti una società con stereotipi forti ad esempio sui giovani; gli adulti delle volte sottovalutano i giovani. Esiste invece una gioventù con valori molto forti e quando al primo posto ci sono valori come l’amicizia, il lavoro e l’amore, la distanza tra i giovani e la politica può magari essere solo un problema di linguaggio”.

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