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ROVIGO

Famiglie sempre più a rischio povertà

E per i mesi in arrivo le previsioni sono decisamente fosche

Famiglie sempre più a rischio povertà

Davide Girotto: “Dal governo ci si aspetta sostegno, non si può sperare di fare solo con le associazioni”

Famiglie italiane sempre più a rischio povertà, e nel 2021 poco più di un quarto della popolazione era anche a rischio di esclusione sociale. È quanto emerge da un report di Istat sulle "Condizioni di vita e reddito delle famiglie per gli anni 2020 e 2021". Ma a preoccupare sono anche i mesi che verranno e il forte rischio che la rete del sociale e del volontariato possa crollare.

"Ancora non possiamo confermare un aumento di richieste di supporto da cittadini in difficoltà - conferma Davide Girotto di Caritas Diocesana - ma certamente le previsioni sono fosche. Per quanto riguarda il nostro osservatorio al momento non abbiamo avuto particolari aumenti di richieste, soprattutto per quanto riguarda persone nuove che non avevano mai chiesto aiuto prima". Secondo Girotto il fenomeno al momento potrebbe essere contenuto sia perché gli strumenti messi in atto fino ad oggi, per contenere i rincari, hanno funzionato, sia perché i cittadini hanno retto al primo impatto.

"Fino ad oggi le persone sono riuscite ad affrontare gli aumenti, anche perché li avevano preventivati - aggiunge - Nel frattempo la diocesi, nel mese di luglio, in previsione di quanto poteva accadere, aveva messo a disposizione delle persone in difficoltà un fondo per pagare le bollette a chi non fosse in grado di farlo. Abbiamo pagato le bollette di circa una cinquantina di persone in tutta la diocesi. Di queste una parte erano già conosciute, perché già abituare a rivolgersi alla parrocchia per eventuale sostegno. Alcune, invece, erano nuove. Ad impattare sicuramente le misure messe in atto dal governo, che ha eliminato alcune tasse e ha erogato aiuti legati agli Isee, per cui le fatture che sono arrivate non registravano importi altissimi”.

Chi era già abituato ad utilizzare alcuni strumenti, come ad esempio l’Isee, si è trovato avvantaggiato rispetto alle famiglie con redditi più normali. “La sensazione è che chi aveva già presentato l’Isee si sia trovato lo sconto in fattura, ed ecco perché al momento il problema delle bollette non ha impattato - spiega - Coloro che si rivolgono ai centri Caritas sono abituati, perché noi stessi lo chiediamo per definire quale tipo di aiuto dare”.

Se fino ad oggi quindi il fenomeno è stato tamponato con gli aiuti dati dal governo, per i prossimi mesi regna l’incertezza. “Nei prossimi mesi temiamo che le cose peggiorino andando a ricadere su coloro che non sono abituati a chiedere - aggiunge Ghiotto - ma anche il sistema stesso. Per quanto riguarda il problema utenze, l’unico aiuto possibile sono semplicemente soldi da erogare. Il mondo del volontariato però è più incentrato sull’aiuto legato alla consegna dei beni. Trovare vestiti e generi alimentari è meno complesso che trovare soldi da donare. Il mondo del volontariato vive delle offerte di chi sta meglio economicamente, ma se anche loro dovessero andare in difficoltà diventa un problema”.

L’invito quindi, da chi da sempre aiuta i cittadini in difficoltà, è di creare strumenti che possano arginare il possibile nuovo scenario. “Il nuovo Governo deve confermare quello che già è stato fatto, ma è indispensabile creare anche qualcosa di nuovo. Non si può sperare di sostenere gli italiani in difficoltà solo con il mondo del volontariato, perché il mondo del volontariato stesso è in forte difficoltà”.

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