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ROVIGO

In Polesine gli stranieri sono in diminuzione

La commissione Pari opportunità del Comune di Rovigo ha concluso il questionario sulle minoranze

In Polesine gli stranieri sono in diminuzione

Dopo un’attesa di due anni, a causa anche degli impedimenti dovuti alla pandemia, la commissione Pari opportunità del Comune di Rovigo ha concluso il questionario sulle minoranze a Rovigo, concertato con il Comune e il gruppo Black lives matter. Realizzato dalla sottocommissione sulle minoranze, era rivolto a due categorie di persone residenti a Rovigo: i cittadini di origine italiana e i cittadini di origine straniera “allo scopo di avere una cartina di tornasole - ha spiegato la presidente Cpo Daniela Guagliumi - sulla percezione dei cittadini nei confronti degli immigrati e nello stesso tempo conoscere l’opinione degli immigrati su come sono stati accolti”.

Enrico Buoso, che si è occupato di somministrare il questionario insieme a Caterina Nale, ricorrendo a varie modalità ha però evidenziato una criticità emersa nella raccolta dati, poiché “essi provengono - ha detto - da una porzione limitata della popolazione residente (su 420 questionari solo 5 sono di stranieri). L’assessora alle Pari opportunità Erika Alberghini ha sottolineato comunque “la valenza positiva e costruttiva del questionario per conoscere i duplici punti di vista ed i servizi che il comune può offrire nell’ottica dell’inclusione e della convivenza”.

Anche l’assessore al Welfare del comune di Rovigo Mirella Zambello ha ricordato che “i servizi sociali offrono una gamma di supporti ed aiuti, sempre più richiesti”. Dai dati del questionario - esposti da Carlo Zagato di Porto Alegre - è emerso, in particolare, che l’incidenza di stranieri in Polesine è solo dell’8,4 % e, tra l’altro, “in decrescita perché non si vogliono più fermare in Polesine”; di questi, i più giovani rappresentano il 20% nelle classi dei cicli inferiori. Zagato ha quindi ha fatto delle osservazioni su alcuni temi: “Nel lavoro la popolazione straniera è poco rappresentata e si occupa delle attività meno qualificanti e più faticose e solo l’1% svolge professioni intellettuali; la scuola è già più avanti perché ragiona sul gruppo e non sulle divisioni, però gli studenti stranieri sono orientati verso gli istituti tecnici ed è più forte l’abbandono scolastico (36% a fronte dell’11% di italiani), rappresentando uno scarto rispetto ai Paesi europei”. Infine, il sociologo Giorgio Osti dell’università di Padova ha portato a riflettere sul significato di minoranza, la sua tutela legislativa e rappresentanza politica ed il razzismo.

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Commenti all'articolo

  • frank1

    11 Ottobre 2022 - 09:47

    si invita codesta "commissine" di leggere attentamente le cronache di Rovigo,comprese le zone limitrofe,le zone della stazione Fs,zona Rotonda,zona ex sanatorio commenda..e tutta le citta' di provincia.Buon lavoro!

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