Giorgia, la top manager del futuro

Giorgia Turri, rodigina, diplomata al liceo Paleocapa di Rovigo, ha conseguito due lauree, e studiato e lavorato in sette Paesi diversi. Attualmente lavora a New York.

Un paio di giorni fa ha ricevuto una notizia importante: Nova, il network di talenti globali in tutte le discipline e la Sda Bocconi, l’hanno inserita nella lista dei migliori talenti nel management under 25 d’Italia. Ieri mattina è stata intervistata da Paolo De Grandis, sulle frequenze di Delta Radio e sui nostri social.

Giorgia, si aspettava di ricevere questo premio?

“A luglio mi hanno comunicato che avrei potuto essere inserita in questa lista. Per questo ho fatto alcuni colloqui ma davvero non mi aspettavo questo risultato. Due giorni fa mi è arrivata la notizia e ne sono davvero contenta”.

 Lei gira per il mondo, cosa ne pensano i suoi genitori?

“Ho fatto la mia primissima esperienza all’estero al liceo: ho fatto metà della quarta superiore a Vancouver in Canada. Poi durante il corso di laurea triennale sono andata a studiare in Australia, a Brisbane. Infine il master mi ha portata a cambiare Paese ogni semestre: era strutturato tra Madrid, Parigi e Londra. E poi ho vinto una borsa di studio a Los Angeles dove ho passato l’ultimo semestre. Insomma, i miei genitori sono davvero abituati a sapermi in giro per il mondo”.

 Ora lavora a New York, come ci è finita?

“Ho iniziato a lavorare qui a maggio, come stagista. Ne sono contentissima. Ora sto aspettando il rinnovo del visto, quindi per ora sono in Italia. Ma spero di tornare presto a New York”.

Quali sono i vantaggi di viaggiare così tanto?

“Mi piace scoprire posti nuovi e incontrare le persone. In più ci si fa un network incredibile di contatti, si conoscono nuove lingue e culture e per me questa è la cosa che più arricchisce nella vita”.

Come mantiene il rapporto con gli amici?

“Con le tecnologie che abbiamo è più semplice mantenere i rapporti e amicizie online, certo serve più pazienza da entrambe le parti. Basta avere pazienza e forza di volontà”.

Che consiglio darebbe ai giovani che stanno studiando e magari hanno voglia di provare a lavorare all’estero?

“Secondo me l’importante è informarsi. Tornassi indietro mi informerei di più. Ci sono tante cose che magari ci sembrano inaccessibili ma basta guardare su internet e scopriamo che non lo sono. E poi scrivere a persone che magari hanno già fatto quella esperienza e possono dare indicazioni preziose. Quando si è ambiziosi si incontrano per forza dei fallimenti, e tanti obiettivi sono difficili da raggiungere proprio perché ci vogliono anni e ripetuti tentativi per raggiungerli. Ma nella mia esperienza posso dire che con la perseveranza e l’ottimismo si arriva ovunque. Consiglio di perseverare”.

 C’è stato qualcosa che magari le ha scombinato i piani?

“Certamente: il Covid. Ero appena tornata dall’Australia e avevo tutt’altra idea su cosa fare. Il lockdown mi ha costretto a rinunciare a due stage e ad altre opportunità. In quel periodo, comunque, mi sono resa conto che non era davvero il percorso che volevo fare e mi sono iscritta a questo master un po’ particolare che fa girare il mondo. E ho capito che più che la finanza mi piacciono le cose creative. Anche il tipo di persone con cui mi relazionavo prima era molto diverso. Alla fine sono contenta di come sono andate le cose per me”.

Lei è tra i migliori giovani nel management in Italia. Ha già ricevuto offerte di lavoro?

“Negli ultimi due giorni ho ricevuto vari messaggi su LinkedIn, per ora io lavoro per Luxottica ma mai dire mai. Sicuramente ora voglio tornare a New York e lavorare lì, ma fra qualche anno vorrei tornare in Italia. Sono aperta ad ogni opportunità che si avvicinerà”.