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ECONOMIA E IMPRESA

Il ministro ha firmato, la Zls va avanti!

Enrico Ferrarese: “I sindaci sempre pronti a fare la loro parte”

Il ministro ha firmato, la Zls va avanti!

Un altro passo della Zls. Ieri il ministro Carfagna ha firmato il regolamento che regola le Zes e Zls italiane, fra cui anche la Zona logistica di Marghera e del Polesine.

Mara Carfagna ha infatti commentato: “Zone economiche speciali e Zone logistiche semplificate avranno finalmente un regolamento snello, chiaro, solido, che consentirà di attrarre imprese e investimenti sui loro territori. E’ l'ultimo provvedimento che ho proposto come ministro per il sud e la coesione territoriale e sono orgogliosa di averlo portato a termine”.

L’approvazione del regolamento per le Zes e le Zls è arrivato in sede di Conferenza unificata. “Nell'arco di pochissimi mesi - ha continuato - tutte le otto Zes del Mezzogiorno sono diventate operative, con la nomina di tutti i Commissari, e la concessione delle prime autorizzazioni uniche alle imprese”.

E proprio l’esperienza avviata con le Zes ha fatto da guida al riordino della disciplina delle Zls. Il regolamento disciplina con un’unica fonte sia le Zes sia le Zls e va a sostituire la precedente disciplina contenuta nel Dpcm numero 12 del 25 gennaio 2018 (che viene abrogata).

L’obiettivo è di rendere omogenei i percorsi che istituiscono le Zone, gli strumenti per governarle e le misure di semplificazione assegnate, ovviamente tenendo conto delle differenze tra i due strumenti: il primo disegnato per i territori a basso livello di sviluppo e il secondo dedicato ai territori più sviluppati. Mentre l’ambito Zes è governato da un commissario di nomina governativa, in ambito Zls la guida è affidata al presidente della Regione o a un suo delegato.

La Zls veneta quindi sarà guidata da una cabina di regia al cui vertice dovrebbe esserci il presidente Zaia o un suo delegato.

E a proposito di Zls il presidente della Provincia di Rovigo e sindaco di Stienta, Enrico Ferrarese, spiega che “noi sindaci e rappresentanti degli enti locali siamo pronti a fare la nostra parte come abbiamo sempre fatto. Prima di definire ruoli ed eventuali organismi che comprendano i Comuni occorre vedere cosa diranno le norme nel dettaglio, Ci sono alcuni aspetti tecnici che ancora non conosciamo in ogni sua parte. Ma di sicuro non ci tireremo indietro, anche perché occorre avere ben chiara la visione di insieme”.

Ferrarese poi specifica che “i sindaci polesani si sono sempre mossi nel solco di un gioco di squadra coordinato in cui Regione e Confindustria sono stati attori fondamentali. Per fare le cose per bene ci si deve mantenere entro determinati binari. Quando c’è stato bisogno di far sentire la nostra voce l’abbiamo fatto, ad esempio andando compatti a Roma per sostenere la richiesta della Zes, rispondendo sempre alle richieste e sollecitazioni, come la fornitura delle aree, dei mappali e di altra documentazione. In altre circostanze invece siamo stati pazienti confidando che chi doveva operare su tavoli politici o istituzionali di categoria potesse fare la sua parte. E così è stato. Questo significa saper muoversi all’unisono per un territorio. E credo che i sindaci polesani abbiano dimostrato di saperlo fare”.

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