A caccia col richiamo vietato, per fare strage di uccelli

Ennesima operazione del Reparto Operativo Delta della polizia provinciale che ha sorpreso un cacciatore, residente nella provincia di Rovigo, mentre utilizzava un richiamo acustico a funzionamento elettromagnetico, strumento vietato dalla normativa nazionale, utilizzato all’interno di un appostamento di caccia in funzione nell’ambito territoriale RO2, in località Vallona di Loreo. Lo rende noto la Provincia di Rovigo.

"Sorpreso dal sopraggiungere degli uomini della Polizia provinciale - spiega la nota stampa - il cacciatore in appostamento ha potuto spegnere il dispositivo fuorilegge con il telecomando a distanza, ma non è riuscito a nasconderlo. Infatti, dopo una breve ispezione, tutti i dispositivi, incluse le batterie, schede di memoria, nelle quali vengono registrati i canti delle specie di uccelli da predare, e diffusori del suono, sono stati sequestrati. Dopo l’identificazione dell’occupante del capanno di caccia, gli agenti hanno proceduto alla verbalizzazione e al sequestro penale della strumentazione, arma, munizioni e fauna selvatica abbattuta. Il cacciatore è stato segnalato all'autorità giudiziaria, rischia anche la sospensione della licenza di caccia".

"Continua così l'attività di repressione degli illeciti venatori operata dalla Polizia provinciale di Rovigo, chiamata ad intervenire per arginare i recenti episodi di bracconaggio registrati sul territorio polesano. E’ trascorso quasi un mese dalla data di apertura generale della stagione di caccia ed il Comando di viale della Pace ha già redatto notizie di reato a fronte di gravi episodi di illegalità compiuti ai danni della fauna, tra cui l’uso del collare elettrico sui cani da caccia e l’introduzione di armi all’interno di una zona di ripopolamento alla ricerca della selvaggina".