VOCE
ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA'
15.10.2022 - 17:00
Droga nei biscotti e nelle patatine, prodotti assolutamente indistinguibili da quelli "normali" e che quindi potrebbero agevolmente finire nelle mani di bimbi. A lanciare l'allarme è l'Istituto superiore di sanità, a testimonianza di come la vicenda sia estremamente seria e attuale.
L'Istituto di sanità e il dipartimento politiche antidroga hanno infatti lanciato l'allarme su alcuni alimenti (tra cui anche i cereali) contenenti thc, uno dei principi attivi della cannabis. Come riporta Repubblica, il tutto è cominciato a seguito di un sequestro a Bolzano da cui è stata lanciata "l'Allerta di I grado".
Il sequestro è stato operato a carico di un uomo che vive in Alto Adige: i prodotti si acquistano online. "Sono identici a quelli consumati dai più piccoli, paura per gli eventi avversi".
Sul materiale sequestrato - e che viene commercializzato su più di un portale online - non sono presenti né le informazioni relative al produttore e neanche quelle dei punti vendita in cui possono essere stati distribuiti ma sono mancanti anche altre informazioni obbligatorie dei prodotti: si tratta per lo più di confezioni industriali di biscotti rotondi con gocce di cioccolata ma anche di estrusi al formaggio, cereali e patatine. La cosa grave e pericolosa, però, è la scritta inerente il contenuto di thc compreso tra 400 e 600 mg in base al tipo di prodotto. Immediatamente è scattato l'allarme dell'Iss: "Si segnala il potenziale pericolo per consumatori ignari, anche bambini, che potrebbero assumere questi alimenti del tutto identici ad altri legali presenti in commercio".
Già dallo scorso anno, l'Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (Emccda) aveva denunciato un aumento di prodotti commestibili contenenti cannabis e i danni alla salute associati al loro consumo quasi sempre dolci, caramelle o cioccolattini enormemente dannosi soprattutto per i piccoli in età pediatrica. L'Iss sottolinea che "i bambini possono soffrire di effetti avversi più gravi e prolungati dopo ingestione di Delta-9-Thc. In alcuni casi, tali prodotti sono già stati collegati a gravi intossicazioni non letali in Europa".
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