VOCE
ADRIA
15.10.2022 - 06:00
A pochi passi dalla Cattedrale regna il degrado più impensabile, ma soprattutto inaccettabile. Trovandosi nel listòn di piazza Garibaldi basta girare lo sguardo verso est su piazzetta Orfeo e già appare il maestoso immobile dell’ex commissariato con tutto il suo carico di incuria e abbandono. E da lì non si può immaginare quello che sta oltre il portone, ancor peggio nel cortile.
Ed ecco allora un vero e proprio j’accuse arriva da Patrizia Osti, presidente del Cada, associazione che si trova nell’adiacente piazza Casellati e si affaccia sul cortile interno dell’ex commissariato.
E senza tanti giri di parole l’ex assessore parte subito all’attacco: “Desidero denunciare con forza lo stato di assoluta non curanza dello stabile dove è ubicato il Cada, luogo di riferimento per molte persone anziane. Durante la settimana il circolo offre l’opportunità ai propri associati di trascorrere interi pomeriggi di aggregazione e socialità, con momenti di animazione e incontri culturali”.
E spiega: “Nel retro regna uno stato di sporcizia: guano e carcasse di colombi morti e altri animali, un insieme di oggetti arrugginiti e in stato di abbandono regnano sovrani”. Ma la disattenzione al Cada è dimostrata anche da altri fattori, come il mancato riconoscimento di un posto auto per chi accede alla sede.
A questo punto aggiunge una riflessione: “In un momento in cui l’amministrazione comunale spende quasi un milione di euro per una ciclabile molto controversa; quando viene realizzata una rotatoria molto discutibile e che sta alimentando molto polemiche; quando vengono stanziati 40mila euro per uno sconosciuto ‘Festival dell’acqua’ tenuto nascosto al consiglio comunale, poi presentato in una recente conferenza stampa, allora mi viene da dire che la visione politica di questa amministrazione comunale dimostra poca attenzione verso un mondo, il mondo degli anziani che già con il periodo della pandemia ha pagato un prezzo alto come vittime e come solitudine. Quindi una visione miope verso il sociale”.
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