Cerca

CRISI ENERGETICA

Si torna a raccogliere legna, contro il caro bollette

In varie località, questa pratica sta riprendendo vigore

"Non si trova più legna. E costa il doppio"

Contro queste bollette c'è poco da fare, se non ingegnarsi. E così, dalla Lessinia, nel Veronese, ma in generale da tutte le zone montane, pedemontane e collinari, oltre che dalle campagne, si segnala una vigorosa ripresa della pratica della raccolta di legna. Del resto, comprare la legna a bancali ha ormai raggiunto un costo paragonabile a quello delle bollette. Non c'è più convenienza, in altri termini.

Per non parlare del pellet. Acquistarne un bancale è diventato un privilegio per pochi, infatti c'è chi sta valutando di riconvertire la caldaia al gasolio, visto che il costo dei sacchi è quadruplicato. Stufe e camini sono alimentati a legna, cresciuta di prezzo e pure introvabile. Si torna quindi a raccogliere la legna e si riscaldano solo alcune stanze.

Nei paesi di montagna - spiega il quotidiano L'Arena di Verona - la pratica di raccogliere legname nei boschi per la verità non è stata mai abbandonata: eredità delle popolazioni cimbre che costa fatica, ma che nel momento attuale permette di assicurare ore di tepore casalingo. Un ritorno al passato che riecheggia nella scelta di riscaldare alcune stanze piuttosto che altre, dove si trascorre più tempo della giornata, in una sorta di moderno filò con la nonna accanto ai nipoti che devono fare i compiti.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400