Per i pendolari è sempre un calvario

Ancora disagi sulla linea ferroviaria Chioggia - Rovigo e la questione torna anche all’attenzione del consiglio regionale. Anche nella mattinata di ieri si sono registrati numerosi disagi con il treno delle 6.24 partito da Chioggia con direzione Rovigo che aveva ben 30 minuti di ritardo.

Ed altri disagi si sono registrati nei giorni precedenti: lo scorso 17 ottobre è stato cancellato il treno delle 15.29 con destinazione Rovigo, mentre il giorno prima alle 18 si è registrato l'ennesimo problema alla linea con il treno in direzione Chioggia che, invece di essere a Cavanella d’Adige all’orario prestabilito, si trovava spento a Loreo per aspettare il treno per Rovigo per l’incrocio.

Ma il secondo treno era letteralmente sparito anche dal display di Sistemi Territoriali e dato con un ritardo indefinito a destinazione. Insomma una serie infinita di problemi che stanno facendo perdere non poco la pazienza ai tanti pendolari della linea. Disagi soprattutto per i lavoratori, ma anche per gli studenti che, ogni mattina, dovrebbero raggiungere Rovigo in tempo per seguire le lezioni, ma che invece arrivano in classe anche con 15, 20 minuti di ritardo costringendo spesso i genitori ad accompagnarli in macchina per evitare note.

Il sindaco Mauro Armelao, già nelle scorse settimane si era interessato al problema che, a quanto pare, non dipende dal gestore del servizio Sistemi Territoriali, ma dalle condizioni in cui versa la linea che era già rimasta a lungo ferma in estate per dei lavori di manutenzione. La questione tornerà comunque all’attenzione della giunta regionale. Il consigliere del Pd Jonatan Montanariello ha infatti presentato una interrogazione urgente, in quanto vice presidente della Commissione Trasporti.

“A distanza di un mese dalle prime segnalazioni, lungo la linea ferroviaria Chioggia-Rovigo - scrive l’esponente Dem - continuano a verificarsi ritardi e soppressioni di corse, con conseguenti disagi per gli utenti. Di fatto i pendolari pagano un abbonamento a Sistemi Territoriali per usufruire di un servizio non garantito, a fronte del quale si ritrovano costretti a sborsare ulteriormente per prendere mezzi alternativi o per spostarsi con le proprie vetture".

"In questi ultimi 30 giorni ho interessato per vie ufficiali e documentabili sia il presidente di Sistemi Territoriali che l’assessore regionale ai Trasporti. Il primo ha risposto individuando la causa dei continui ritardi nei problemi di manutenzione della struttura ferroviaria in capo a Rfi. Guasti che parevano essere stati definitivamente risolti. Ma purtroppo così non è, visto che anche in queste ore sono stato informato di nuovi problemi, a partire da un passaggio a livello fuori uso che ha provocato un ritardo di quasi un’ora e mezzo”.

“Al tempo stesso - conclude Montanariello – non arrivano dalla Giunta risposte esaustive sul come si intende risolvere questa situazione, fortemente penalizzante per quanti devono recarsi al lavoro e a scuola. Mi trovo così costretto a riproporre una nuova interrogazione: cosa vogliono fare l’assessore De Berti e il governo regionale?”.