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IL NUOVO GOVERNO

Dopo 42 anni, di nuovo un ministro rodigino!

E' Casellati, prima di lei l'indimenticato Antonio Bisaglia

Dopo 42 anni, di nuovo un ministro rodigino!

Era dal 1980 che non c’era un ministro nato a Rovigo. Dopo Antonio Bisaglia, ministro dell’industria, del commercio e dell’artigianato fino al dicembre di 42 anni fa nell’esecutivo Forlani, tocca ora a Maria Elisabetta Alberti Casellati, ministro senza portafoglio alle riforme nel governo Meloni che ha giurato ieri. Per lei, nata a Rovigo ma padovana d’adozione, un nuovo prestigioso incarico dopo i quattro anni e mezzo passati alla presidenza del Senato, seconda carica dello Stato.

Sono tre, in tutto, i ministri veneti nell’esecutivo varato da Giorgia Meloni. Oltre alla Casellati, il trevigiano Carlo Nordio guiderà il dicastero della giustizia mentre il padovano Adolfo Urso siederà al ministero dello sviluppo economico, che assumerà il nome di ministero per le imprese e il Made in Italy.

Nordio, a lungo pm a Venezia ed eletto al Senato nelle file di Fdi, già ieri ha tracciato le linee che lo guideranno nel suo nuovo incarico. “La riforma del ministro Cartabia, con la quale a breve avrò un incontro, andava nella direzione giusta”, le sue prime parole. Quindi promette la separazione delle carriere (“E’ nel nostro programma”), la “piena attuazione del codice Vassalli, firmato da una medaglia d’argento della Resistenza” e la “revisione del codice penale, firmato da Mussolini, di cui nessuno parla”.

Urso, invece, ha detto: “Il principale obiettivo è quello di innescare il prima possibile meccanismi di crescita necessari per rilanciare le attività produttive e economiche e il lavoro del nostro Paese. Penso anche a questo dovrò dedicare i miei sforzi”.

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