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L'ALLARME

"Lo sport rischia di morire. Tutto"

Il grido di allarme parte da Aics: "Con le palestre al freddo rischiamo tutti"

"Lo sport rischia di morire. Tutto"

“Senza l’aiuto delle istituzioni, a causa dell’aumento di gas ed elettricità, è a rischio l’attività sportiva di migliaia di giovani e bambini in Polesine. Lo sport è un aspetto fondamentale per la loro socialità e per la loro crescita in un’età così delicata soprattutto dopo il lungo stop dovuto alla pandemia. Sono sempre di più le associazioni sportive che si rivolgono a noi per esprimere la loro preoccupazione. Stanno facendo grandi sacrifici per continuare la loro attività a favore degli iscritti, molti dei quali giovanissimi, ma non sanno per quanto potranno andare avanti ancora”.

Caro bollette sempre più insostenibile per il mondo dello sport in provincia di Rovigo. Il comune della città capoluogo ha annunciato un razionamento dell’accensione del riscaldamento, solo in orario scolastico e per le partite, e un aumento seppur minimo delle quote orarie. A lanciare l’allarme è il presidente provinciale del comitato di Aics Rovigo, nonché presidente nazionale di Aics Solidarietà, Maurizio Marcassa, che si fa portavoce delle 140 associazioni sportive affiliate nel territorio della provincia, alcune delle quali utilizzatrici anche di impianti comunali.

“Il nostro comitato assiste quotidianamente le decine di associazioni a noi affiliate e tra i presidenti c’è molta preoccupazione per gli aumenti in bolletta soprattutto adesso che sta arrivando l’inverno. Auspico che le istituzioni abbiano intenzione di aiutare concretamente le Asd del territorio altrimenti non si riuscirà a superare questa difficile situazione e molte associazioni saranno costrette anche a chiudere i battenti”.

A questo proposito l’amministrazione comunale aveva convocato una riunione con le associazioni sportive, incontro al quale però l’Aics non è stata invitata. Il presidente Marcassa si è quindi rivolto direttamente all’assessore allo sport, Erika Alberghini: “Aics è tra i maggiori enti di promozione sportiva a livello nazionale, il primo ente a livello veneto e tra i primi nella provincia e quest'anno compie i 60 anni dalla sua costituzione. Inoltre siamo una Rete Associativa del Terzo Settore e oltre allo sport operiamo come promozione sociale della cultura, ambiente, formazione, turismo sociale e attività ludico motorie per i giovani, che costituiscono la metà circa degli iscritti".

"Inoltre gestiamo ai vari livelli progetti sui contrasti alle devianze giovanili, alla povertà educativa, sui diversamente abili, sul bullismo, sulla violenza contro le donne. Ci dispiace non essere stati convocati perché avremmo potuto dare il nostro contributo anche sul caro bollette conoscendo bene la situazione visto che ogni giorno parliamo con i presidenti delle Asd per ascoltare e cercare di soddisfare le loro esigenze”.

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