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ROVIGO

"Recessione, peggio di noi solo Vibo Valentia: inaccettabile"

Mattia Maniezzo commenta i dati di Cgia Mestre: "Situazione che la dice lunga sulle capacità politiche nel capoluogo"

"Il sindaco parlava di curriculum, ora sceglie i manager tra i suoi candidati..."

Mattia Maniezzo, consigliere comunale

“Anche il 2023 sarà connotato da crisi e inflazione, con l’aggiunta della recessione. Fenomeni che colpiranno tutta Italia e non solo, certamente, ma che, come certificato dallo studio della Cgia di Mestre, vedranno Rovigo ed il Polesine come il territorio maggiormente in difficoltà, per crescita negativa, assieme ad Enna e secondi solo alla provincia di Vibo Valentia. Sono dati sui quali, credo, sia fondamentale ragionare”.

Lo spiega Mattia Maniezzo, consigliere comunale d’opposizione a Rovigo. “Già l'anno scorso  – prosegue Maniezzo – non appena i rincari energetici dati da speculazione ed aumento della tassazione sulle quote CO2, avevo chiesto all’amministrazione comunale ed a tutte le forze politiche, con intervento in consiglio, di prendere posizione sulla situazione, con una nota da inviare a Roma, per segnalare la difficoltà in cui si sarebbe trovato il nostro territorio a causa dell'aumento dei costi energetici; ovviamente il mio appello è rimasto inascoltato". 

“Con l'evidenza dei fatti, posso sostenere che la politica cittadina possa definirsi quantomeno miope, mentre sospendo il giudizio per quella provinciale, che opera da troppo poco tempo. Resta il fatto che Rovigo, una provincia veneta inserita nel polo produttivo del Nord Est, si trova nelle stesse condizioni di Enna e di Vibo Valentia, senza togliere nulla a questi territori. Credo che questo risultato – o non risultato – la dica lunga sulla gestione politica a partire dal capoluogo".

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