VOCE
SPARI IN CLASSE A ROVIGO
25.10.2022 - 19:12
Atto vergognoso di cui vergognarsi. Secondo Paolo Crepet, psichiatra, sociologo, educatore, saggista e opinionista italiano, la recente aggressione, a Rovigo, ai danni di un’insegnante, colpita e ferita dai propri studenti con i pallini di una pistola ad aria compressa, è un orrore.
Crepet, partiamo da quanto è accaduto: l'aggressione a Rovigo all'insegnante con una pistola ad aria compressa. Qual è la sua opinione?
“Una sola parola, anzi tre, orrore, orrore e orrore. Se qualcuno riesce a minimizzare con la classica frase 'ma sono solo ragazzi' dobbiamo preoccuparci. Non solo solo ragazzi, sono degli irresponsabili totali di cui io come cittadino mi vergogno”.
Punizione anche per chi ha girato il video e che lo ha condiviso facendolo diventare virale in pochi istanti. Cosa ne pensa?
“Se fai il video e non intervieni sei complice, è come tenere la scala al ladro. Se questo gesto diventa un 'niente di straordinario', se riprendere un reato, anzi, ti fa diventare famoso, allora ditelo”.
Qualcuno ha commentato che andrebbero date le classiche due sberle, c'è chi li difende e chi chiede di non dare la colpa alla società. Lei invece cosa pensa?
“Chi parla di dare sberle è una persona senza midollo che introduce i ragazzi al nulla. È una frase banale. A chi dice che non bisogna accusare il mondo chiedo allora chi si dovrebbe accusare? Questa cosa avviene a poche ore dall’apertura di un dibattito, aperto da un quotidiano, sulla parola ‘merito’. Il nuovo governo ha cambiato il nome del ministero dell'istruzione aggiungendo questa parola. Io da 30 anni parlo di merito e sono molto contento che se ne parli. Mi domando solo cosa farà questo ministero, al momento è un mistero, ma mi auguro che faccia perché è importante non illudere le persone e poi deluderle. Questa cronaca è una delle tante che sentiamo tutti i giorni. Uno che spara in faccia ad una professoressa cosa merita? Se bisogna fare psicologia da quattro soldi io non mi presto. Smettiamola di parlare di malesseri come una scusa per non affrontare problemi. Questa scuola è fallita, con i libri in tribunale. Di recente è uscito un mio libro 'A lezioni di sogni' della Mondadori. Affronta il tema della catastrofe educativa, con argomenti come la violenza dei giovani, del modo di vivere delle ragazze, della necessità di restituire merito alla scuola. C'è gente che quando accadono questi fatti prende per i capelli Maria Montessori, Mario Lodi e Don Milani, figure che io definisco coraggiose. Davvero qualcuno pensa che di fronte a quel fatto don Milani avrebbe detto 'beh va la'?”
Che immagine ci sta riportando la società attuale?
“L’altro giorno è stato picchiato un preside che ha tolto i telefonini alla classe. Passa ormai il messaggio che la scuola è un ostacolo noioso, dico 'a questo punto aboliamo le scuole'. Sento tutti i giorni genitori che minimizzano questi episodi, bene tenetevi questo mondo. Il buon senso ormai è diventato merce politica per fare dibattiti. Mi domando solo cosa succede in queste famiglie? Ma davvero si pensa di riuscire a vivere su quattro soldi messi da parte dal papà e dai nonni. Ragazzi che non lavorano, non fanno nulla, e magari fanno anche figli. Ma quale aiuto alla natalità che non abbiamo economia”.
Qual è il suo punto di vista sui ragazzi e sui genitori di questi ragazzi, che spesso difendono i figli anche se in evidente torto?
“Vedo un delirio di giovani maleducati, ignoranti come le talpe. I ragazzi hanno ragione a volere mondo nuovo, ma non lo ottieni così. I genitori dei ragazzi sono sempre attaccati al telefono, sui social, su Instagram. Come possono essere educatori? È come un minatore che sta seduto. Il vaso è colmo, o si cambia in maniera radicale o si va a sbattere. Meglio mettere il casco. Evitiamo di chiedere ai genitori cosa pensano di queste faccende. È come chiedere all'oste com'è il vino. Ho scritto un libro sulla autorità perduta e sono stato accusato di fascismo. Per la parola autorità. Così non ne usciamo. Questi fatti sono notizie imbarazzanti per chi invece cerca di fare qualcosa. Su questo fatto ora mi aspetto un commento del ministro, sono curioso di capire come interverrà, se lo farà”.
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