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ROVIGO

Pasolini, un omaggio in musica

Tra le altre le esibizioni di Beatrice Bruscagin, Domenico Nicola Percetti e Caterina Colelli

Pasolini, un omaggio in musica

Si è tenuto domenica scorsa all’auditorium Marco Tamburini di Rovigo il quarto appuntamento della XIV edizione di Musica e Poesia, organizzata e offerta da conservatorio di musica Francesco Venezze, Fondazione Banca del Monte di Rovigo con il sostegno di Fineco Bank, dedicata a Pier Paolo Pasolini e al suo pensiero musicale. Dopo il saluto del presidente del conservatorio Fiorenzo Scaranello, Natalia Periotto Gennari ha illustrato i tratti finali della poetica di Pier Paolo Pasolini, prendendo spunto dall’immagine delle lucciole con cui, in un articolo sul Corriere della Sera del febbraio 1975, si riferiva al vuoto di potere in Italia, al neocapitalismo e al crescente inquinamento.

Poi il programma musicale aperto dallo Scherzo e Rondò del Trio di Franz Schubert in cui le allusioni alla danza e alla marcia rimangono comprese in trame musicali di raffinata esposizione efficacemente sottolineate dall’eleganza sonora e dall’attenzione per i minimi passaggi esecutivi nell’interpretazione offerta da Beatrice Bruscagin al pianoforte, Domenico Nicola Percetti al violino e Caterina Colelli al violoncello.

Il successivo impaginato di quattro compositori italiani che hanno attraverso il Novecento fino a tendere al nostro secolo raffigura il pensiero musicale di Pasolini che avvertiva una “necessaria novità” nella musica in cui alla “tenera melodia” avrebbero dovuto sovrapporsi “stonature” e “disaccordi” tali da creare un “pastiche fantastico”: ecco allora lo scheletro di un Ländler schubertiano in Wasserklavier di Luciano Berio o l’immagine raggelata di grappoli sonori in Brin sempre di Berio, eseguiti da Beatrice Bruscagin; e ancora la Fughetta editoriale di Paolo Castaldi, per tre sul piano di Sylvano Bussotti, esplorazione dei suoni che il pianoforte, opportunamente utilizzato nelle sue diverse parti dalla cordiera alla cassa e anche oltre, può produrre in estrema libertà e l’infantile canzone di Malbrù di Marcello Panni che diventa una forte e ossimorica denuncia della guerra, di tutte le guerre.

Questo il catalogo di possibilità sonore “stonate”, presentate dal gruppo di ricerca “VenezzeAlterEnsemble” coordinato da Anna Bellagamba con Beatrice Bruscagin, Fabiana Sommariva e Alberto Zongaro cui si è aggiunta la piccola Caterina Destro quale “voce” di Malbrù.

Ha chiuso il programma Tratti per violino, violoncello e pianoforte di Andreina Costantini, docente di composizione al Venezze, un corpus di eventi sonori dalle mille sfaccettature probabilmente rispecchiante a posteriori nella mente di Pasolini quel “pastiche” di nuovi segni e nuove note, dodecafonia, uniti alle norme più accademiche e formali. Hanno reso altamente suggestivo questo intenso lavoro Giuseppe Fagnocchi al pianoforte, Domenico Nicola Percetti al violino e Luca Dondi al violoncello.

Domenica prossima Musica e poesia lascerà spazio al concerto dei finalisti del concorso chitarristico in memoria di Paolo Ambroso, scomparso due anni fa, che si terrà in auditorium Marco Tamburini alle ore 15. La rassegna dedicata a Pier Paolo Pasolini riprenderà il 6 novembre, alle 11 in auditorium Tamburini.

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