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ROVIGO

Caso Iras, Casa Serena tornerà al Comune

Ecco cosa è emerso nel corso del vertice di oggi in Prefettura

“Iras, la proposta della Regione è irricevibile. E’ danno erariale”

Un mese di tempo per saldare 3,2 milioni di euro - necessari come l’aria all’Iras per garantire i pagamenti a dipendenti e fornitori - e riprendersi Casa Serena. E’ fissata a fine novembre la linea rossa per salvare l’Iras: ora la palla passa al Comune che, a stretto giro, dovrà convocare il consiglio comunale per il via libera definitivo all’operazione, che potrà avvenire anche in tre tranches. E’ quanto emerso dall’incontro di ieri mattina in prefettura, a cui hanno partecipato, al tavolo con il prefetto Clemente Di Nuzzo, l’assessore regionale Manuela Lanzarin, il nuovo commissario Tiziana Stella, il sindaco Edoardo Gaffeo e i rappresentanti dei sindacati.

“Siamo tutti d’accordo - ha spiegato proprio la Lanzarin - sulla salvaguardia degli ospiti di Casa Serena e della parte occupazionale. Lavoreremo su questo percorso per cercare di costruire condizioni affinché esse siano mantenute. L’incontro di oggi è stato sicuramente molto proficuo”. L’assessore ha inoltre confermato che non c’è alcun pericolo per gli ospiti di Casa Serena, nonostante le recenti lettere di sfratto che avevano raggiunto gli anziani, gettandoli nello sconforto e nella paura. “Nessuna preoccupazione per gli ospiti della struttura che troveranno una giusta ed idonea sistemazione - ha specificato - è chiaro che quella di Casa Serena è una questione che va chiusa, proprio per salvaguardare Iras nel suo complesso”.

Anche il sindaco Edoardo Gaffeo ha espresso soddisfazione. “E’ andata bene, si è ribadito che il lavoro fatto fino a questo momento, ora sul tavolo, è una base di partenza molto importante - ha spiegato il sindaco - ci siamo augurati buon lavoro, credo che questo viatico sia percorribile con totale collaborazione. Ho ringraziato l’assessore Lanzarin per aver confermato la disponibilità da parte della Regione Veneto nell’essere parte attiva nell’individuazione di una soluzione. Sappiamo perfettamente che i tempi devono essere rapidi, però, proprio perché il lavoro fatto fino ad oggi ha una validità in termine di definizione complessiva dell’architettura istituzionale e dell’operazione stessa, dal punto di vista patrimoniale economico e finanziario, ci consente ora di mettere nero su bianco una serie di aspetti".

"Ci sono ovviamente alcuni dettagli che andranno definiti dal punto di vista tecnico ma non ci spaventano. Credo che nel giro di pochissimo tempo saremo in grado di definire nel concreto la soluzione e dare quindi una garanzia sia agli ospiti che ai lavoratori”.

Un clima definito positivo, in cui poter lavorare e chiudere finalmente una questione annosa che si trascina da tempo. “Abbiamo registrato un clima di chiarezza e concretezza - ha fatto il punto al termine del summit il prefetto Di Nuzzo - ma soprattutto siamo usciti dal tavolo con degli impegni ben precisi. Impegni tra il Comune di Rovigo ed il commissario per la gestione di Iras che saranno formalizzati in uno scambio di note nelle quali saranno messe in modo molto chiaro le rispettive posizioni. Da parte di Iras è stata registrata un’esigenza di ottenere, in tempi molto ristretti, da parte del Comune di Rovigo quella liquidità necessaria per far fronte a tutti gli impegni di pagamento sia nei confronti dei lavoratori che dei fornitori. A fronte però di impegni che dovranno riguardare il futuro di Casa Serena”.

Tutti gli sviluppi futuri, nel tentativo di trovare una soluzione, saranno costantemente seguiti dalla prefettura. “E non mancheremo, ove necessario, di intervenire ulteriormente per favorire ogni utile esecuzione”, ha concluso il prefetto.

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