VOCE
CRISI IRAS
30.10.2022 - 06:00
Casa Serena: il piano per il futuro dell'immobile.
Formato spezzatino per la Casa Serena che verrà. Ma prima - ancora una volta, e per dirla con le parole del sindaco Gaffeo - “ci sono da limare alcuni spigoli”.
Quello che è certo è che la struttura della Commenda è troppo grande per essere considerata, e poi gestita, come un’unica entità. Meglio, anzi indispensabile, allora, “scomporla” in blocchi, anche per coinvolgere più soggetti e farsi carico, tutti assieme, dei gravosi interventi necessari alla riqualificazione dell’immobile, e che potrebbero assorbire - si dice - tra i sette e i dieci milioni di euro.
Dal Pnrr ne arriveranno 2,4; altri due milioni di euro sono già previsti dal bilancio 2023 dell’Ater. Ne mancano (a spanne) altrettanti. E qui entrano in gioco le progettualità che il sindaco ha enunciato l’altro giorno nel corso dell’incontro in prefettura con Regione e parti sindacali, e che la prefettura stessa, in una nota, ha riassunto nella formula che prevede una “piena collaborazione tra Regione, Comune e Ulss, mediante l’utilizzo di capitali misti pubblici e privati”.
Già: i privati. Il sindaco (non senza un certo fastidio) sottolinea che, comunque, la proprietà di Casa Serena resterà pubblica. “Sono tanti i modi in cui i privati possono stare vicini alle esigenze di un territorio”, aggiunge sibillino rifiutandosi di entrare di più nel merito. “La strada è tracciata - si limita a dire - ma finché non è tutto nero su bianco e non sono stati firmati i contratti preferisco non dire nulla di più”. L’unica precisazione è volta a tranquillizzare ospiti e famiglie: “Nessuno sarà messo in mezzo a una strada”. Anche se, probabilmente già entro Natale, la struttura dovrà giocoforza essere completamente liberata per iniziare la “fase 2” del risanamento dell’Iras. “Vediamo: sui tempi ancora nulla di certo”, frena ancora Gaffeo.
Il progetto, comunque, dovrebbe prevedere il coinvolgimento di una grande azienda rodigina del comparto edile per la riqualificazione di Casa Serena. Poi, all’interno, dovrebbero trovare spazio mini appartamenti realizzati dall’Ater, e tre Ceod - i centri diurni per disabili - gestiti dall’Ulss.
Intanto, a novembre il consiglio comunale sarà convocato due volte. La prima proprio per varare la delibera relativa allo scioglimento della convenzione con Iras per la gestione di Casa Serena e per la relativa transazione da 3,2 milioni di euro (da pagare in tre tanche ma comunque a stretto giro) a saldo delle migliorie alla struttura apportate negli anni dall’ente assistenziale. Una “delibera non facile”, analizza già qualche consigliere comunale di maggioranza lasciando trasparire qualche mal di pancia in materia.
Insomma, un ulteriore scoglio in una strada già costellata di spigoli. Sì perché anche se sembra ormai tutto, se non fatto, quantomeno deciso, è il sindaco stesso a spiegare come esistano, ancora, aspetti da “limare”. La soluzione alla crisi dell’Iras ancora una volta sembra a portata di mano ma potrebbe rivelarsi invece lontanissima.
E da più parti si sottolinea come il piano industriale previsto sia simile a quello che era stato predisposto anni fa dal commissario Tiziana Stella (ritornata in sella da un paio di settimane). Allora però era arrivato il no del sindaco per non regalare un immobile comunale, ora non è chiaro a che titolo una parte di Casa Serena finirà all’Ater. Allora, inoltre, non si parlava dei 3,2 milioni di euro che il Comune deve cominciare ad erogare a Iras già dalle prossime settimane.
Si tratta comunque di aspetti che dovranno essere definiti, e messi nero su bianco, dalla Conferenza dei servizi che dovrà ripartire nei prossimi giorni, e che dovrà chiudere il tutto entro l’anno, come entro l’anno dovranno essere trasferiti tutti gli ospiti, e gli inquilini, di Casa Serena. Tempi stretti, quindi, e ancora molte insidie da superare.
La Voce nuova | Direttore responsabile: Alberto Garbellini
Editrice Editoriale la Voce Soc. Coop. | Piazza Garibaldi, 17 - 45100 Rovigo Telefono 0425 200 282 - Fax 0425 422584 - email: redazione.ro@lavoce-nuova.it
Per la tua pubbicita' su questo sito: commerciale.ro@lavoce-nuova.it
Editrice: Editoriale La Voce Società Cooperativa. “La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo.” Redazione: piazza Garibaldi 17, 45100, Rovigo tel. 0425 200282 e:mail: redazione.ro@lavoce-nuova.it sito: www.lavocedirovigo.it
Pubblicità locale: Editoriale La Voce Soc. Coop. Divisione commerciale Piazza Garibaldi 17 - 45100 Rovigo - Tel. 0425 200282. Pubblicità Nazionale: MANZONI & C. S.p.A. Via Nervesa, 21 - 20139 Milano - Tel. 02 574941 www.manzoniadvertising.com Stampa: Tipre srl Luogo di stampa: via Canton Santo 5 Borsano di Busto Arsizio. POSTE ITALIANE S.P.A. - Sped. in Abb. Post. - D.L. 353/2003
(conv. in L. 27/02/2004, n.46) art. 1, comma 1, DCB (Ro). Testata registrata “La Voce Nuova” Registrazione del Tribunale di Rovigo n. 11/2000 del 09/08/2000.
Testata aderente all’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria www.iap.it. Iscrizione al ROC n. 23289. Associata FILE