VOCE
VENETO
31.10.2022 - 17:00
Cacciare dalla città chi domanda l'elemosina in maniera molesta e chi crea degrado: è la strategia varata a Padova, come riporta il quotidiano "Il Mattino di Padova". Veri e propri decreti di allontanamento il cui numero, nelle ultime settimane, è cresciuto in maniera sensibile: a ottobre sono stati una ventina, alcuni dei quali accompagnati da una multa di 20 euro.
Ma il decreto non conclude l'iter sanzionatorio: una volta che il provvedimento dei vigili viene segnalato in questura, spetta poi al questore emettere, eventualmente, il cosiddetto Daspo urbano, che prevede anche un lungo periodo di allontanamento dalla città. Come segnalato dagli agenti, è stato anche accertato che alcuni elemosinanti percepiscono, regolarmente e da più anni, anche il reddito di cittadinanza.
"È vero – spiega l’assessore comunale alla sicurezza Diego Bonavina – Dopo aver ricevuto tante segnalazioni da parte dei cittadini, abbiamo deciso di inasprire e di aumentare i controlli nei confronti di chi pratica accattonaggio molesto e di provoca degrado e sporcizia, specialmente nei punti strategici della città. Chi non rispetta le regole va subito individuato e, se recidivo, va anche sanzionato".
Ma l’assessore-avvocato (ed ex calciatore del Treviso e del Padova) ci tiene a fare una precisione non di poco conto: "La prima cosa che facciamo quando un accattone molesto viene fermato per la prima volta non è una multa e neppure una segnalazione in Questura – aggiunge Bonavina – Una volta ottenute le sue generalità anagrafiche, segnaliamo subito il caso ai Servizi sociali affinché i responsabili provvedano a trovargli una sistemazione e facciano assistenza a chi non ha casa né lavoro. Il decreto di allontanamento arriva solo dopo aver accertato che il soggetto in questione ha rifiutato l’aiuto dei Servizi sociali e, di conseguenza, continua sistematicamente a praticare l’accattonaggio molesto oppure a creare un lampante degrado nei luoghi in cui è stato fermato dai vigili. Quindi massimo rispetto e tutto l’aiuto possibile nei confronti di chi si trova in mezzo alla strada e ricorre all’accattonaggio in via momentanea, ma anche massimo rigore verso quelle persone che continuano a non rispettare le leggi dopo aver rifiutato l’aiuto delle istituzioni".
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