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ADRIA

Caso Csa: tutti dal prefetto

Incontro in un clima di forte tensione: maldestro tentativo di Mori di “delegittimare” Cgil, Cisl e Uil

"Basta polemiche: nomine regolari, consiglio nei pieni poteri"

Il Csa, la casa di riposo di Adria

Appuntamento nella mattinata di giovedì 3 novembre nel Palazzo del Governo a Rovigo per il tavolo di conciliazione tra il cda della Casa di riposo e le organizzazioni sindacali davanti al prefetto Clemente Di Nuzzo. Durante l’incontro, davanti alla prefettura, si svolgerà un presidio dei sindacati con i lavoratori.

L’incontro avviene in un clima particolarmente teso, non solo per la vertenza sindacale in atto, ma anche per il maldestro tentativo del presidente Simone Mori di chiedere un incontro con il prefetto scavalcando Cgil, Cisl e Uil. Comportamento giudicato dalla controparte apertamente antisindacale.

“Sono a chiedere un incontro con lei – scrive Mori al prefetto il 26 ottobre scorso - a seguito di quanto uscito a mezzo stampa in data 24 ottobre in riferimento al comunicato delle sigle sindacali”. Il presidente del Csa ripercorre in sintesi le criticità affrontate negli ultimi due anni per poi concludere: “Come già espresso mi permetto di chiederle di organizzare l’incontro affinché quanto detto rimanga agli atti, auspicando inoltre che la sopravvivenza dell’ente non venga messa in discussione. In attesa di un suo gradito riscontro, la ringrazio e saluto cordialmente”. Il riscontro non c’è stato perché il prefetto non è caduto nella trappola ed ha convocato il tavolo, appunto, per questa mattina, con le forze sindacali.

Durissima, e non poteva essere diversamente, la reazione dei sindacati, che a stretto giro di posta hanno replicato a firma di Davide Benazzo Fp/Cgil, Francesco Malin Cisl/Fp e Cristiano Pavarin Uil/Fpl. “Premesso il senso di imbarazzo – scrivono - nel leggere la nota che, nei modi, non abbiamo mai riscontrato in tutte le altre situazioni, anche più gravi del Csa, che ci vedono impegnati nel confronto, alcune volte anche duro, sulla grave situazione in cui versano le Rsa per anziani, con la presente riteniamo necessario sottolineare tre passaggi che diventano, per le scriventi, inaccettabili”.

Primo: “Chiedere di tenere alla sua presenza (del prefetto, ndr) un incontro con una rappresentanza dei lavoratori del Csa”; secondo: “si è interrotto per motivi che non comprendiamo, e che forse vanno ricercati fuori dai veri problemi di questo ente”; terzo: “che la sopravvivenza dell’ente non venga nemmeno messa in discussione”.

Rimarcano i sindacati: “Nessuno vuole mettere in discussione la legittima richiesta d’incontro, ma tali affermazioni, miste all’articolo uscito sulla stampa da parte del gruppo consiliare (gruppi civici Ibc e SiamoAdria, ndr) del comune di Adria che sostiene la maggioranza che ha nominato il signor Mori come presidente del Csa e i tanti messaggi ricevuti dal presidente, rappresentano, a nostro parere, un chiaro tentativo di delegittimare il ruolo del sindacato all’interno dell’ente (fortemente sindacalizzato sia negli iscritti che nelle risultanze del voto alle Rsu) e sottendono a secondi fini diversi dal ruolo istituzionale delle nostre organizzazioni. Tale comportamento, oltre ad essere diffamatorio, rappresenta, a nostro parere, un chiaro comportamento antisindacale punito dall’articolo 28 dello Statuto dei lavoratori”.

La lettera dei sindacati si conclude sottolineando che “non per polemica e non certo nei confronti del prefetto che ben sappiamo conoscere in profondità il tema, che tutte le scelte fatte in questi anni dai molteplici cda che si sono susseguiti nelle strutture pubbliche di questo territorio non hanno mai determinato ricadute sui componenti degli stessi, diversamente hanno fortemente peggiorato la vita professionale ed economica dei tanti lavoratori che vi operano e degli ospiti con le loro famiglie”.

Intanto il Partito democratico ha organizzato per domani alle 17 nella Casa delle associazioni in via Dante Alighieri, un’assemblea pubblica per un confronto aperto a tutta la cittadinanza per capire che cosa è accaduto, che cosa sta accedendo e che cosa potrà accedere in riviera Sant’Andrea. Sono invitati i consiglieri del cda, gli amministratori comunali, partiti e movimenti politici, organizzazioni sindacali, dipendenti dell’ente e familiari degli ospiti.

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