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ROVIGO

"Iras, soluzione trovata. Ma il sindaco ha perso tempo"

L'attacco del vicecommissario di Forza Italia Andrea Bimbatti

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Andrea Bimbatti

"In questi giorni di ponte abbiamo appreso della probabile soluzione al problema Iras - Casa Serena, che aveva giustamente turbato i sonni non solo degli ospiti della struttura, ma dell’intera città, considerando la rilevanza sociale ed anche emotiva del tema, che coinvolge i nostri anziani, una delle categorie più fragili e che merita maggior rispetto".

Lo spiega Andrea Bimbatti, commissario provinciale di Forza Italia Rovigo. "Se - ,prosegue - nel gennaio 2020 l'assessore Lanzarin auspicava il termine del commissariamento dell'ente, ci ritroviamo a novembre 2022 con il comune di fatto 'commissariato' per dare un futuro all’ente Iras. Con l’intervento di sua eccellenza il prefetto, che ha coordinato il tavolo con ater e regione, si è giunti ad una probabile soluzione, che è una rivisitazione di quella proposta che era sul tavolo del sindaco dal 2019 esattamente da tre anni e che nei fondamentali aveva trovato parziale condivisione anche nei sindacati".

"Era il 26 novembre 2019 quando il sindaco Gaffeo annunciava a gran voce due soluzioni per l’Iras, piano A e piano B, mai giunti a una conclusione, nonostante i ripetuti appelli di sindacati, commissario iras e Regione; ora a distanza di tre anni, abbiamo corso il rischio dello sfratto dei nostri anziani, perché il sindaco invece di preoccuparsi di lavorare alla soluzione, confrontandosi con gli enti preposti, ha ben visto di lanciare continui annunci sulla stampa senza poi concretizzare nulla, e tre anni non sono pochi, tenuto conto che una bozza di partenza sulla quale lavorare c’era, andava aggiustata, corretta, migliorata, ma era una base di partenza, sulla quale il sindaco non ha saputo giungere ad una conclusione se non infilarsi in un cul de sac dal quale non è riuscito ad uscire se non grazie ad altri".

"Il compito dell'amministrazione comunale è quello di mettere sul tavolo soluzioni, proposte, idee, e non di fare annunci inconcludenti, qualche volta riconoscendo anche che nei cassetti qualcosa di buono si è stato trovato, ma senza l’umiltà di un sano confronto diventa più difficile giungere a conclusioni positive nell’interesse collettivo. Questa volta dobbiamo ringraziare Prefetto, Regione ed Ater, ma era necessario arrivare stremati a una soluzione?".

"A ciò va aggiunto - chiude Gaffeo - che andrebbe maggiormente coinvolto il consiglio comunale, luogo di massima rappresentanza della città, così anche i cittadini avrebbero la possibilità di essere chiaramente e puntualmente informati di ciò che accade, dato che le sedute sono pubbliche, in enti così importanti per la città di Rovigo; la questione Casa Serena ne è solo un esempio, ma ce ne sono molti altri, come ad esempio leggiamo che in ogni ristrutturazione o investimento annunciati dal comune verranno trasferiti degli uffici comunali (compresa l'anagrafe che sarebbe una follia). E’ possibile conoscere la programmazione di questa amministrazione (vista la totale assenza dell'urbanistica), dove si vuole portare la città, o come supponiamo si naviga a vista?".

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