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Pescherecci in area vietata

La grande operazione di controllo del mare

Pescherecci in area vietata

Si è conclusa, nella giornata di venerdì 28 ottobre, una complessa operazione interregionale di polizia in materia di tutela della risorsa ittica. La stessa ha visto impegnati 35 militari e 4 motovedette appartenenti ai comandi della Guardia Costiera del Veneto, sotto il coordinamento del 9° Centro regionale di Controllo Area Pesca della Direzione Marittima del Veneto.

L’operazione “Fenice” ha avuto come obiettivo principale il contrasto alla pesca illegale da parte di unità non autorizzate o operanti in zone e tempi vietati, ovvero munite di attrezzi da pesca non regolari o consentiti, oltre al controllo del commercio di prodotti ittici lungo l’intera filiera (ingrosso, dettaglio e grande distribuzione), prestando particolare attenzione agli aspetti della tracciabilità delle partite ittiche e all’attuazione delle procedure di autocontrollo basate sui principi del rispetto delle norme igienico-sanitarie di carattere generale ai fini della sicurezza alimentare.

Le ispezioni condotte a mare dalle unità navali del corpo, nonché gli accertamenti eseguiti da remoto attraverso i sistemi di localizzazione in uso alle sale operative dei Comandi hanno consentito l’individuazione di alcuni pescherecci con sistemi di pesca a strascico e volante che operavano sotto costa (divieto entro le 6 miglia fino al 31 ottobre), un motopeschereccio in transito in zona di sicurezza vietata antistante il litorale di Porto Levante e diverse unità impiegate nella pesca a strascico o con draga idraulica per le vongole che avevano compilato irregolarmente il giornale di pesca.

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