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ADRIA

Benemerenza per i 495 anni del Coro polifonico

Una ininterrotta attività al servizio liturgico della Cattedrale

Benemerenza per i 495 anni del Coro polifonico

Il Coro polifonico della Cattedrale corre velocemente per tagliare mezzo millennio di attività artistico musicale. Per tale lieto quanto straordinario evento bisogna aspettare ancora un po’, intanto ha festeggiato i suoi primi 495 anni: 1^ ottobre 1527 – 1^ ottobre 2022.

La ricorrenza è stata ricordata, a sorpresa, in maniera ufficiale a Palazzo Tassoni poco prima dell’inizio del Consiglio comunale. Il sindaco Omar Barbierato ha consegnato al presidente del sodalizio Gian Maria Casellato, affiancato dal direttore artistico Giovanni Ranzato, un attestato di benemerenza dove si legge: “Al Coro polifonico della Cattedrale nella festosa ricorrenza del 495.mo anniversario di fondazione, con gratitudine e grande apprezzamento per l’impegno profuso al servizio delle liturgie nella Chiesa Madre della Diocesi”.

La cerimonia è stata resa più solenne dalla presenza dell’arciprete della Cattedrale mons. Matteo De Mori insieme a don Mario Lucchiari che cura l’attività pastorale della Tomba. Il più festeggiato, in ogni caso, è stato il corista più anziano, Gigin Passadore, vicino alla soglia dei 90, anche se da un po’ di tempo, per la stanchezza degli anni, non è più unito al coro. Ma ha assicurato che farà il possibile, anzi l’impossibile, per essere presente ai festeggiamenti del 500.mo “se el paròn che sta là sopra me lo consentirà”.

Nell’occasione è stato dedicato un caloroso applauso al direttore Ranzato che un mese fa ha ricevuto il riconoscimento quale miglior giovane direttore emergente dall’Asac, Associazione per lo sviluppo delle attività corali, nell’ambito della manifestazione “Coralità veneta” che si è svolta al teatro Comunale. La serata è stata impreziosita dall’esecuzione di tra brani da parte del coro: la toccante “Pace” di Gotthilf Fisher, il suggestivo “Signore delle cime” di Bepi de Marzi e “A pàsa i giorni” di mons. Luigi Pieressa. Quest’ultimo brano è stato dedicato in un modo particolare a Passadore per la benemerenza “Adria riconoscente” ricevuta in periodo di Covid quando il coro era bloccato. Gigin , visibilmente commosso, ha ringraziato tutti rinnovando l’appello “a fare del bene e impegnarsi nel volontariato”.

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