VOCE
ADRIA
05.11.2022 - 21:00
Il Partito democratico presenta la situazione economico/finanziaria a dir poco disastrosa della Casa di riposo e la Lega affonda il colpo chiedendo apertamente che “questo cda, guidato dal presidente Simone Mori, se ne vada a casa al più presto”.
Questo il dato politico di maggior rilievo emerso nell’affollatissima assemblea pubblica organizzata dal Pd, aperta e coordinata da Giorgio Zanellato, su passato, presente e futuro dell’ente di riviera Sant’Andrea.
Oltre un’ora sono durati gli interventi di Giovanna Bedeschi e Sandro Gino Spinello per illustrare il quadro drammatico in riviera Sant’Andrea che mai come in questo momento rischia seriamente di essere giunta al capolinea, proprio nell’anno del 170.mo di fondazione, del suo ruolo pubblico nei servizi di assistenza agli anziani. Un pericolo sempre più incombente di cui “il cda, il sindaco Omar Barbierato e l’amministrazione comunale civica – ha ribadito ancora una volta Spinello – sembrano non rendersi conto, sotto il peso del buco di oltre 1,3 milioni di euro, destinati a raddoppiare nel prossimo bilancio”.
In tutto questo, incalza Bedeschi, leggendo alcuni passaggi della relazione della direttrice Paola Spinello, “si paventa la riduzione del personale, che significa tagliare il servizio prestato agli ospiti e nello stesso tempo mettere i lavoratori nelle condizioni di lavorare male, di fronte anche a scelte difficilissime quando devono decidere di soprassedere su questo o quel servizio”. Ed ha aggiunto, quasi come un grido di dolore: “Quando un operatore socio sanitario, così pure un infermiere in ospedale, si ferma qualche istante a scambiare due parole con l’ospite, regala a quest’ultimo una carica di vitalità inimmaginabile”.
Così arriva la “sentenza” del capogruppo del Carroccio Baruffaldi. “Tra poco verrà ufficializzato un dedito di oltre 2,6 milioni di euro, la drammatica situazione non nasce dalla fantasia delle forze di opposizione, è scritta nella lettera della direttrice. Compreso uno spaventoso e inaccettabile aumento delle rette. A dir poco preoccupante – prosegue – Baruffaldi il comunicato della prefettura dell’altro giorno dove sta scritto che ‘al momento’ sono garantiti stipendi e tredicesime, così pure non è allo studio ipotesi di privatizzazione ed esternalizzazione di servizi”.
Allora si chiede Baruffaldi: “Ma questo ‘al momento’ quanto dura? Fino a quando gli stipendi sono garantiti? Fino a quando il servizio pubblico è assicurato?” Ed ha concluso: “I problemi della Casa di riposo non dipendono solo da Covid e caro bollette, sono la conseguenza di scelte politiche sbagliate, avvallate dall’amministrazione Barbierato, per questo Mori e tutto il cda devono dimettersi per dimostrata incapacità”.
Parole salutate da un lungo applauso della sala gremita, tra i quali molti lavoratori e familiari di ospiti, rappresentanti sindacali e diversi esponenti di centrodestra. Completamente assenti, invece, il cda di riviera Sant’Andrea, l’amministrazione comunale e il movimento civico Ibc. Nel frattempo Fulvio Osti, uno dei familiari presenti, chiederà spiegazione a Maria Fanny Franzoso, presidente nel neo costituito comitato ospiti/familiari, del perché della sua assenza dopo essere stata espressamente inviata.
Tra i tanti presenti, non è passata inosservata la presenza di Sandra Passadore, ex presidente del Csa, rimasta in sala con Barnaba Busatto per gran parte dell’incontro. E per lei è stato un pomeriggio ricco di soddisfazioni dove ha potuto togliersi qualche sassolino. In più di qualche intervento, per esempio, è stato ricordato che “ai tempi della Passadore” il bilancio chiudeva in pareggio, se non con qualche attivo, e non sono mai aumentate le rette. Così pure deve aver gongolato nel sentire Spinello riconoscere che “la Casa di riposo di Cavarzere gestita dall’ex direttore Mauro Badiale ha molti meno problemi di Adria e un bilancio in parità”. Ma non solo.
“Abbiamo tutti gioito – ha ricordato l’esponente Pd – quando è stato rimosso Badiale (anche se la vicenda non è ancora chiusa, visto che di recente il cda ha destinato 8mila per la causa legale in corso, ndr) e il Consiglio comunale aveva chiesto un chiaro segnale di discontinuità, invece alla direzione ci troviamo Paola Spinello, vice di Badiale, oltretutto con un costo maggiore perché che la spesa del precedente direttore era condivisa con altri enti”.
Per poi aggiungere: “La relazione della direttrice, nei passaggi principali, è apertamente Badiale-dipendente”. Così pure deve aver fatto piacere a Passadore sentire Sabrina Visentini, ex del cda, “evidenziare le contraddizioni di Mori che da consigliere di opposizione aveva contrastato, insieme a me, il progetto di ristrutturazione della Passadore, poi da presidente lo ha sposato in pieno”.
Molti gli interventi seguiti tra sindacalisti ed esponenti politici. Qualche perplessità ha suscitato la proposta di Patrizia Casseta della Cisl/pensionati, quando ha lanciato l’idea “che ogni lavoratore e pensionato adriese, versino 1 euro al mese per far fronte all’emergenza della Casa di riposo”.
Tra qualche giorno ci sarà un tavolo tecnico tra cda, sindacati, Rsu, Comune e Ulss. Ma ancora una volta è lasciata fuori la Regione.
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