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ROVIGO

Luce pubblica, entro il mese si decide

La gestione targata Consip ha sollevato critiche e dubbi. Favaretto: “Entro novembre la scelta”

Luce pubblica, entro il mese si decide

Entro poche settimane l’amministrazione comunale dovrà decidere cosa fare della pubblica illuminazione. O meglio: decidere se cambiare registro per quel che riguarda la gestione di lampioni e luce pubblica, ora affidata alla Consip, oppure lanciare una gara per affidare il servizio ad un altro soggetto, che magari possa mettere sul piatto condizioni migliori per un servizio che sia meno foriero di critiche rispetto a quello attuale.

Proprio in questi giorni la giunta sta attendendo il parere da Roma che dovrà esprimere una valutazione, si tratta di una consulenza che era stata affidata ad una società specializzata, in base a questa valutazione, poi, la giunta deciderà se proseguire il contratto Consip e affidarsi ad un project financing, una gara, per il servizio.

“Credo - ha spiegato ieri l’assessore ai lavori pubblici Giuseppe Favaretto - che già entro novembre saremo in grado di prendere una decisione”. Nei mesi scorsi era stato lo stesso sindaco Gaffeo a far capire che il Comune avrebbe valutato un cambio di rotta sull’argomento specificando che “da una prima verifica è emerso che il costo per Comune è stato circa 300mila euro all’anno superiore a quello che avrebbe potuto essere con un altro tipo di gestione dell’illuminazione”. Nel dicembre scorso, per la precisione, aveva dichiarato che “allo stato attuale l’orientamento è quello di cambiare e di assegnare la prossima gestione con un bando, una gara”.

Salvo clamorose novità, quindi, sta per scoccare l’ora di un cambio nel servizio di gestione della pubblica illuminazione. Un servizio per il quale, nel corso degli ultimi anni, sono state segnalate numerose criticità per un funzionamento non sempre puntuale.

A sottoscrivere il contratto che andrà a scadenza a fine 2022 era stata infatti la giunta Piva, nell’ultima seduta del 2013. In quell’occasione - nonostante le proteste del mondo economico e i dubbi di tanti consiglieri comunali - si decise di affidare il servizio attraverso la Consip (ovvero la società del ministero delle Finanze) invece che procedere a gara fra gli operatori privati. Il risultato? Fatta la media delle spese, il canone di gestione per ogni singolo punto luce si attesta a Rovigo a 140 euro (Iva inclusa e valori che non tengono conto del rialzo dei costi energetici degli ultimi mesi). Questo valore risulta maggiore del 30% se confrontato con la media (110 euro a punto luce Iva inclusa) dei canoni delle gestioni dei comuni polesani che non hanno aderito alla convenzione Consip. Tradotto, Rovigo ha speso in media 300mila euro in più ogni anno rispetto a quanto avrebbe potuto spendere. E questo senza entrare sulla qualità del servizio, sulla manutenzione e sui lavori di ammodernamento della rete e dei singoli punti luce, che come già ricordato non sono stati esenti da critiche.

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