VOCE
Papozze
08.11.2022 - 13:30
La comunità di Panarella ha salutato don Massimo Barison, che cessa il servizio pastorale. La festa di tutti i Santi è stata l’ultima celebrazione liturgica di don Massimo Barison, parroco di Bottrighe, a Panarella dove veniva la domenica e in altre giorni settimanali per il servizio liturgico.
Dal 2 novembre, infatti, la chiesa parrocchiale di san Luigi Gonzaga non avrà più un sacerdote regolare: la popolazione dei fedeli è dunque in attesa di conoscere quali saranno le decisioni dell’unità pastorale. Don Massimo Barison lascia un ottimo ricordo in tutti coloro che hanno avuto occasione di conoscerlo durante i cinque anni di permanenza nella frazione.
Al termine della messa il saluto da parte di Paolo Rigoni a nome della comunità: “Ci eravamo abituati, don Massimo, alla sua presenza discreta e familiare, alle sue omelie di fine biblista, dotte senza essere pesanti e facilmente comprensibili. Con lei si conclude la serie di rettori, cappellani e parroci che hanno illuminato questa giovane parrocchia. Don Leone Cuccolo, pastore buono come viene ricordato; don Giuseppe Giani, mite e ieratico, curato dal 1931 e primo parroco dal 1956, generoso e pio, deceduto nel 1963; don Paolo Milan, poi direttore de La Settimana, assistente nazionale del settore adulti dell’Azione Cattolica, travolto da un’auto pirata il 25 ottobre 1980 sulla strada per Milano; don Orazio Tosi che dovette fare conti con il calo drammatico della popolazione e la chiusura dell’asilo; don Giovanni De Stefani che aveva messo a repentaglio la propria vita, quando era cappellano a Canaro, per salvare moglie e marito ebrei dalla deportazione in campo di concentramento, perciò da morte certa. E di quell’atto eroico egli non ne parlò mai. Si è saputo soltanto qualche anno da altra fonte, dopo la sua morte; don Mario Furini, dotto e colto da tutti rimpianto per la grandezza e bontà d’animo, don Alessandro, don Antonio, don Giuseppe Mazzocco dal cuore grande, tanto capace di amore da fermarglisi in petto ed infine lei don Massimo che salutiamo con tanto affetto”.
A seguire, al circolo Noi, un incontro conviviale nel corso del quale a nome della popolazione gli è stata consegnata una targa ricordo da Luciana Visentin e Venerino Bardella e il saluto conclusivo da parte dell’amministrazione comunale portato dall’assessore Riccardo Navicella. Visibilmente commosso, don Barison ha ringraziato ricordando i momenti vissuti accanto ad una comunità alquanto piccola ma molto vivace.
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