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LENDINARA

Mezzo secolo di vita monastica

Per il padre abate dom Christopher Zielinski, guida dei monaci olivetani dell’abbazia del Pilastrello

Mezzo secolo di vita monastica

Cinquant’anni di vita monastica sono un traguardo importante, e il padre abate don Christopher Zielinski, guida dei monaci olivetani dell’abbazia del Pilastrello di Lendinara, ha voluto viverlo insieme ai confratelli e ai fedeli. Molti i devoti, sacerdoti e religiosi delle altre comunità lendinaresi e le autorità, tra cui la viceprefetto Rosa Correale, il sindaco Luigi Viaro e parte della Giunta comunale, che non hanno voluto mancare a questo importante appuntamento.

Nell’esprimere gioia e gratitudine per questo traguardo di vita monastica, l’Abate ha raccontato ai fedeli di come la sua vocazione si sia rivelata per la prima volta quando aveva otto anni, grazie ai racconti della nonna sulla vita di Santa Teresa di Lisieux. “Questo desiderio di diventare uno strumento di amore nel mondo è diventata un’autentica illuminazione religiosa che ancora oggi sento come il perché della mia vita”, ha detto. E’ proprio Santa Teresa uno dei punti di riferimento della sua vocazione, insieme alla Regola di San Benedetto e al sostegno del “suo” padre abate Vittorio Aldinucci, abate di San Miniato al Monte.

“Grazie a nome di Lendinara, porto un abbraccio da parte della città - ha detto il sindaco Viaro, ringraziandolo per la sua presenza nella comunità lendinarese - Lei è il primo custode del tesoro della nostra città e in questi due anni in cui abbiamo sofferto l’allontanamento sociale non ha mai mancato di richiamarci all’azione necessaria per non cadere in questa disgregazione sociale”.

Come ha ricordato don Luca Boldrin, l’abate ha emesso la sua professione monastica nell’abbazia di San Miniato al Monte a Firenze l’1 novembre 1972, poi è diventato sacerdote ed è stato per molto tempo priore conventuale proprio lì. Passato poi come monaco a Lendinara, è stato poi eletto abate nell’abbazia di Nostra Signora di Guadalupe a Pecos, negli Stati Uniti. Nel 2008 è stato nominato vicepresidente della Pontificia Commissione per i Beni culturali e poi della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti in Vaticano. Nel 2015 è infine stato eletto come abate dalla comunità lendinarese. “Grazie padre abate, preghiamo Dio affinché la circondi sempre delle sue benedizioni e continui a guidarci con cura e amore".

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