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ADRIA

Una mostra sulla Grande Guerra

L’obiettivo è quello di celebrare il centenario del monumento ai Caduti di Ca’ Emo

Una mostra sulla Grande Guerra

Proseguirà fino a domenica prossima 13 novembre la mostra storico documentaria, molto ricca di cimeli e con alcune installazioni, dedicata alla Grande Guerra per celebrare il centenario del monumento ai Caduti di Ca’ Emo.

L’esposizione, in onore di Mauro Grandi, è allestita nell’ex scuola elementare ed è aperta, con ingresso libero, dalle 15 alle 20 nei giorni feriali, domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 20. L’evento è stato organizzato dall’associazione locale don Giuseppe Tinello in collaborazione con l’Associazione nazionale sanità militare sezione provinciale di Torino e con la Sala storica alpini di Albignasego, gode del patrocinio della Città di Adria.

La mostra è stata inaugurata alla presenza delle autorità civili, religiose e militari: il sindaco Omar Barbierato, il parroco don Lucio Pollini, il comandante dei Carabinieri maggiore Pietro Gatto, quindi i rappresentati di alcune associazioni d’arma. Numerosa la delegazione degli alpini. La cerimonia è iniziata con l’omaggio ai Caduti con alzabandiera e deposizione di un omaggio floreale sul monumento, quindi il corteo ha percorso il centro del paese per raggiungere l’ex scuola. Sono seguiti gli interventi del primo cittadino, Elena Branca per la storia della Croce rossa, Luca Lucato per le portatrici carniche e Franco Schiavon che ha illustrato il valore dei tanti cimeli esposti. Ultimo atto il taglio del nastro e apertura alle visite.

Particolarmente significativa la preghiera recitata a Ca’ Emo negli anni terribili della guerra: un’invocazione che dà il senso del dramma che la popolazione stava vivendo. La preghiera è esposta in un pannello all’ingresso e si legge: “Sgomenti degli orrori della guerra, che si travolge popoli e nazioni, ci rifugiamo a Gesù come scampo supremo al vostro amatissimo Cuore. Da voi, Dio della misericordia, imploriamo con gemil incessazione dell’immane flagello. Dal vostro Re pacifico implorate con noi la sospirata pace. Dal vostro Cuore divino voi rendiate la carità perché tolga ogni discordia. Regnaste sugli uomini soltanto l’amor, mentre eravate su questa terra voi aveste palpiti di tenerissima compassione per l’umane sventure. Dè, si commuove il Cuore vostro anche in quest’ora grave per noi di odi così funesti, queste orribili stragi. Pietà di tanti madri angosciate per le sorti dei figli. Pietà delle tante famiglie orfane del loro capo. Piera della misera Europa su cui incombe tanta rovina. Ispirate a voi popoli consigli vittori e consigli videsse. Componetevi e fate che ritornino gli uomini a darsi il bacio della pace”.

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