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IL CONVEGNO

Caporalato e lavoro nero, l'anticamera delle mafie

Un incontro per tenere alta l'attenzione sul fenomeno

Profughi "in nero" raccoglievano pomodori per un'azienda polesana

Sfruttamento lavorativo e criminalità: due casi accaduti di recente in Veneto verranno messi a fuoco grazie alla presenza di esperti di diverse discipline provenienti da tutta Italia. L’appuntamento è per venerdì 18 novembre alle 14.30 a palazzo Angeli, sede del dipartimento di giurisprudenza dell’università di Ferrara, con il convegno di studi su “Sfruttamento lavorativo e criminalità”, promosso dal Centro di documentazione e di inchiesta sulla criminalità organizzata in Veneto (Cidv) e dal Laboratorio dell’inchiesta economica e sociale (Lies), dal Centro studi giuridici europei sulla grande criminalità dell’università di Ferrara, dalla Fiom e della Flai del Veneto, e con il patrocinio del Comune di Rovigo
Finalità dell’iniziativa, come spiegano gli organizzatori, è analizzare i “varchi” che offrono la possibilità di successo della progettualità criminale.

I “varchi” potremmo definirli come le occasioni che un sistema locale offre all’operatività della criminalità organizzata. Possono riguardare le culture, le prassi operative, le normative o le congiunture economiche.

L’obiettivo è quello di definire nel concreto, tra esperti afferenti a discipline diverse, le piste, i temi e le metodologie di ricerca da sviluppare successivamente anche grazie al raffronto con casi emersi in altri territori.
Sono diverse le operazioni giudiziarie che disvelano in Veneto i tratti di una crisi del rapporto fiduciario che lega l’imprenditore e i suoi dipendenti. Diversi i casi di imprenditori che si assicuravano procedure fallimentari in grado di salvare il loro patrimonio e buttare a mare costi e passività, compresi i lavoratori.

Tra le pieghe di questi fenomeni possiamo incontrare l'operatività delle mafie, data la loro documentata propensione per la gestione del mercato del lavoro, anche per via delle sue ripercussioni in termini di consenso presso le società locali.

In questa prospettiva, le mafie possono fungere da utile punto di osservazione per inquadrare le più ampie trasformazioni che hanno investito il mondo del lavoro nel corso della lunga crisi economica degli ultimi anni. L’analisi dell’operato dei gruppi mafiosi presenti in Veneto può rappresentare, anche con riferimento al mondo del lavoro, un vero e proprio fenomeno rilevatore.

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