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“Al fianco del ministro, per Rovigo”

Valentina Noce: “Terrò alta l’attenzione sulla nostra città. Attorno a me avverto un orgoglio diffuso”

“Al fianco del ministro, per Rovigo”

Valentina Noce in queste ore sta vivendo “in un turbine. Sto ricevendo decine di messaggi e chiamate, ma anche di lettere, perché a livello istituzionale si usa così”. Il suo incarico di segretario particolare del ministro della giustizia Carlo Nordio è stato una vera sorpresa per molti, a Rovigo ma non solo. “Una chiamata che mi onora. Ma avverto anche un orgoglio diffuso tutto attorno a me, e questo mi dà grande gratificazione”.

Ieri, Valentina, avvocato e consigliere comunale nel capoluogo, era ancora a Rovigo, “per sistemare le ultime cose, soprattutto dal punto di vista professionale”, ma già oggi sarà a Roma, per prendere possesso del nuovo ufficio. Non il primo viaggio con destinazione via Arenula, “ci sono stata anche la settimana scorsa”.

Avvocato, dica la verità: com’è stato il primo impatto con il ministero?

“Entrare lì dentro è una vera emozione, sia per l’architettura che perché all’interno si respira davvero la storia. Quando mi sono trovata davanti la scrivania di Palmiro Togliatti con sopra la copia della Costituzione ho capito la grandezza del luogo”.

Esattamente cosa farà?

“Sarò la segretaria particolare del ministro Carlo Nordio. Ne curerò l’agenda, la corrispondenza con soggetti pubblici e privati, lo seguirò ovunque e gestirò i suoi rapporti. Insomma, sarò la sua ombra. Si tratta di un ruolo molto particolare perché, all’interno dello staff, sarò la figura più vicina al ministro”.

Come è nato questo incarico?

“Si tratta di un atto di fiducia personale nei miei confronti da parte del ministro. Mi ha contattata lunedì scorso, ed è una chiamata che mi ha veramente onorato. Mi ha detto che aveva bisogno di una persona di cui potersi fidare ciecamente”.

Tra voi c’erano già stati contatti professionali…

“Sì, ed è sempre stato molto disponibile. Lo avevo anche invitato al Bo di Padova, lo scorso anno, alla presentazione del mio libro ‘Ecco il sol che ritorna, ecco sorride-La normalità dopo la pandemia’, scritto assieme al giornalista Giuliano Ramazzina. Poi, a gennaio, lo avevo invitato come relatore a un corso di politica forense che avevamo organizzato proprio in un’aula del Senato: erano i giorni dell’elezione del presidente della Repubblica e il suo era un nome ‘caldo’. C’era attesa e fibrillazione. Il nostro rapporto si è poi ulteriormente rafforzato in primavera, confrontandoci sui temi del referendum della giustizia: in quella veste, è stato anche ospite a Rovigo”.

Dica la verità: questa nomina era già concordata.

“No, le assicuro: è stata una vera sorpresa. Ne sono stata felicemente colpita, non posso nasconderlo: è una grande emozione, ma anche una grossa responsabilità. Lo ripeto: la sua fiducia mi onora. E poi, penso di poter dire che condividiamo ideali di giustizia. Credo non ci fosse una figura migliore della sua per questo ministero”.

Da avvocato, ora però dovrà sospendere la sua professione.

“Vista la delicatezza dell’ufficio che andrò a ricoprire, proprio al ministero della giustizia, è opportuno che sospenda l’attività professionale. Ne ho già parlato con il presidente dell’ordine e con il presidente del tribunale: entrambi si sono detti orgogliosi di questo mio incarico. E questo mi gratifica molto. In queste ore sto affidando i miei clienti a colleghi fidati”.

Si dimetterà anche dal consiglio comunale?

“No: non lascio Rovigo. Proseguirò il mio impegno, per onorare il mandato ricevuto dagli elettori. Ho già parlato con la presidente del consiglio: cercheremo di far combaciare le sedute con i miei impegni. La presidente Romeo è stata come sempre molto comprensiva e disponibile. Ora vedremo in corso d’opera”.

Ma in Lega come hanno reagito di fronte a questo incarico, a stretto contento con un esponente Fdi?

“Ho ricevuto attestazioni di stima veramente trasversali, e tanti messaggi di congratulazioni che fortificano la mia volontà di dare il massimo. Non si tratta di un incarico di partito, ma basato sulla fiducia personale del ministro. Da lì, poi, potrò avere attenzione anche sui problemi dell’avvocatura, della giustizia, ma anche del foro rodigino”.

Insomma: anche da Roma lotterà per la sua Rovigo?

“Bisogna tenere gli ambiti distinti: non potrò certo fare battaglie politiche. Il mio ruolo è alle dirette dipendenze del ministro: rappresenterò lui e la sua azione. Ma potrò portare serietà e attenzione, perché Rovigo sia tenuta nella giusta considerazione”.

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