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L'ALLARME

Truffa del pellet, centinaia di casi: non cascateci

Siti farlocchi o clonati, si invia il bonifico e non arriva nulla

Boom di stufe a pellet, ma i prezzi esplodono

I casi sono centinaia, a Rovigo e nel vicino Padovano, ma sostanzialmente un po' ovunque, dal momento che ovunque il caro bollette si è fatto sentire, con conseguente ricerca di fonti alternative di riscaldamento e connesso rincaro anche di queste, pellet compreso. Ed è a questo punto che l'esperienza dei truffatori si è inserita in questo contesto, difficilissimo già di per sé, aggiungendoci la nota criminale. A fronte di prezzi del pellet, quasi triplicati, i truffatori hanno creato siti, farlocchi o clonati, si sono inventati geolocalizzazioni plausibili e hanno aperto le vendite, con prezzi pre crisi energetica.

Il meccanismo è semplice: tu mandi il bonifico, noi ti mandiamo il carico. O, in alternativa, mandi un anticipo e vieni a caricare. Peccato che funzioni solo la prima parte dell'accordo: a casa non arriva un bel nulla e, quando si va a caricare, si scopre che in quel posto o non c'è nulla o ci sono aziende che nulla sanno di quell'ordine, che magari si occupano di tutt'altro. Polizia e carabinieri stanno ricevendo denunce a raffica. Con tanto di storie umane strazianti, con anziani che hanno fatto conti certosini, per "starci dentro" e si sono ritrovati a perdere centinaia e centinaia di euro: per loro, una catastrofe.

L'ultimo episodio, in ordine di tempo, arriva da Albignasego, Padova. Qui è stato letteralmente clonato, in modo da conferire plausibilità all'offerta, il sito di una storica azienda del settore, con successiva proposta, sul web, di pellet a prezzi stracciati, a circa la metà del valore di mercato, con spedizione gratuita in tutta Italia entro 48 ore. Peccato che sia una truffa, e che a farne le spese sia proprio la ditta padovana “duplicata”, costretta pure a farsi carico delle proteste dei gabbati. Unica soluzione, la denuncia ai carabinieri, che però ad oggi non basta a risolvere la situazione.

Un tranello nel quale sono cadute decine e decine di persone da tutta Italia, Polesani inclusi. Ma non occorre varcare l'Adige o il Po, purtroppo, per trovarsi di fronte a meccanismi come quello di Albignasego.

Meccanismi simili si sono visti anche altrove per esempio con geolocalizzazioni che rimandano ad aziende del settore, che però nulla sanno di quanto viene proposto in vendita dai truffatori.

Il consiglio delle forze dell'ordine è chiaro: in primo luogo, diffidare sempre di offerte con prezzi nettamente inferiori alla media di mercato. Solitamente si tratta, appunto, dell'esca per fare abboccare le persone che cercano disperatamente una occasione di risparmio che renda sostenibile il bilancio familiare. Ove possibile, poi, sempre meglio andare sul posto, per avere conferma della realtà di quanto viene rappresentato nell'annuncio.

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