VOCE
ROVIGO
16.11.2022 - 21:00
242 richiedenti asilo in Polesine, e 294 nuovi arrivi dall’inizio del 2022. In prefettura riunione del Consiglio territoriale per l’immigrazione, organismo preposto al monitoraggio della presenza dei cittadini stranieri immigrati nel territorio e della capacità di quest'ultimo di assorbire i flussi migratori, composto da rappresentanti delle amministrazioni statali, degli enti locali, della Camera di commercio, delle associazioni e delle organizzazioni che operano nel campo dell'assistenza e dell'integrazione, delle organizzazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori extracomunitarie.
Nel corso della riunione è stato fatto il punto di situazione sugli arrivi e sulle presenze di cittadini extracomunitari nella Provincia e sullo stato del sistema di accoglienza per richiedenti asilo, dando anche atto dei risultati dell’attività ispettiva svolta dalla prefettura di Rovigo nei centri di accoglienza governativi sul territorio (Centri di accoglienza straordinaria - Cas). Dall’inizio dell’anno sono stati registrati 294 arrivi di richiedenti asilo, di cui 242 attualmente ospitati nei Cas, tra cui 191 uomini, 17 donne e 34 minori. Sono 23 i cittadini ucraini attualmente ospiti dei Cas.
Il prefetto ha assicurato il massimo supporto da parte della prefettura nei confronti dei comuni che vogliano entrare a far parte della rete dell’accoglienza di secondo livello della rete Sai (Sistema accoglienza e integrazione), ovvero vogliano ampliare la propria rete preesistente. Nel contesto del Consiglio territoriale per l’Immigrazione, il “Tavolo permanente provinciale per la prevenzione e il contrasto dello sfruttamento lavorativo in agricoltura e del caporalato” ha esaminato le problematiche di inserimento lavorativo degli stranieri presenti sul territorio, e in particolare alle criticità concernenti la presenza di fenomeni di intermediazione illecita nel settore dell’agricoltura. La riunione ha costituito l’occasione per uno scambio informativo tra i diversi soggetti istituzionali coinvolti dalla problematica, in particolare tra rappresentanti delle organizzazioni sindacali, delle associazioni datoriali e degli enti pubblici statali.
Al riguardo, un gruppo di lavoro tecnico, composto dai rappresentanti istituzionali degli enti pubblici competenti, delle parti sociali, di Veneto lavoro e dell’Ente bilaterale dell’agricoltura rodigina, formulerà specifici progetti d’azione comune, per rendere ancor più mirati la prevenzione e il contrasto del fenomeno.
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