VOCE
OCCHIOBELLO
17.11.2022 - 13:00
Il percorso istituzionale che ha portato al gemellaggio tra Occhiobello e San Benedetto Po si è chiuso formalmente la scorsa settimana con la visita di una delegazione della municipalità polesana nel mantovano.
L’incontro ha portato al rinnovo della firma del patto di gemellaggio e, contestualmente, dell’inizio di un percorso che, nei prossimi mesi, vedrà le due comunità a stretto contatto nella proposta di interazioni e scambi culturali, legati in modo particolare ai rispettivi territori, per molti versi in questo senso sovrapponibili.
Il breve viaggio da Occhiobello a San Benedetto Po sabato scorso, con il sindaco mantovano ad attendere la delegazione occhiobellese composta, oltre che dal sindaco Sondra Coizzi dall’assessore ai gemellaggi Laura Bella e dall’assessore alla cultura Lorenza Bordin e, insieme a loro, il sindaco del consiglio comunale dei ragazzi, rappresentanti del gruppo di Protezione civile Occhiobello Stienta e dell’associazione Occhio Civico e agenti della polizia locale con il gonfalone del Comune di Occhiobello, ha portato alla cerimonia della firma nella ex biblioteca monastica di San Benedetto Po e, di seguito, alla visita della mostra sulla storia dei barcaioli soccorritori del novembre 1951 a Occhiobello.
Nel pomeriggio la delegazione polesana ha assistito allo spettacolo teatrale “Sciumass. Il giorno in cui si svegliò un paese”, in ricordo della piena del fiume Po del 1951, messo in scena dalla compagnia FilFer di Sustinente per la regia di Afra Salami, all’interno della sala polivalente di San Benedetto Po.
La pronta solidarietà dimostrata nel 1951 dai cittadini barcaioli di San Benedetto Po in un momento tragico della storia di Occhiobello ha permesso, a 71 anni di distanza, di congiungere le due comunità, sostanziando un atto, il gemellaggio, all’interno di dinamiche che hanno assunto, in questo caso specifico, motivazioni profonde legate alla mutua solidarietà, alla reciproca attenzione e, probabilmente, alla necessità di trovare, anche all’interno di situazioni non esattamente semplici da affrontare, gli stimoli per dare un senso al passato attraverso la costruzione di un futuro condiviso.
Una bella esperienza che, nonostante i trascorsi, è solo all’inizio. Alle due amministrazioni comunali, in sinergia con i rispettivi referenti culturali, associativi e di categoria, il compito di promuovere iniziative, avviare contatti, stabilire percorsi formativi e culturali, finalizzati a consolidare ulteriormente questo patto, valorizzarlo, assegnandogli il giusto spazio nella quotidianità delle due realtà coinvolte.
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