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IL CASO

Il missile in Polonia ha colpito un'azienda padovana: due morti

La conferma di Federico Viola, di Este, di Agrocom: "Uccisi un trattorista e un magazziniere"

Il missile in Polonia ha colpito un'azienda padovana: due morti

Il caso che sta tenendo banco a livello mondiale, quello del missile che ha colpito la Polonia, uccidendo due persone, ha strettissimi legami con Este, dal momento che l'azienda colpita, Agrocom, è stata fondata da Federico Viola, di Este, appunto, che ne è tuttora vicepresidente e che ben conosce le due vittime, un trattorista e un magazziniere  Bogdan W., di 62 anni e di Bogdan C., di 60 anni, di Setniki. Lo riferisce il quotidiano Il Mattino di Padova.

La Agrocom che opera a Setniki dai primi anni ‘90 e coltiva a grano e mais su 800 ettari di terreno ereditati da una coop (kolchoz) dell'ex Unione Sovietica. Le vittime, come detto, si chiamavano Bogdan W., di 62 anni e di Bogdan C., di 60 anni, di Setniki. Secondo i media locali il primo abitava con la moglie e la suocera, mentre i suoi figli, ormai maturi, vivono a Cracovia. Sull'altro si sa soltanto che lavorava per la società Agrocom di Setniki da poco tempo. Ambedue le famiglie dei deceduti sono attualmente sotto cura degli psicologi.

Gli abitanti di Przewodow sono sotto choc e tanti dei 71 bambini non sono andati stamattina alla scuola dopo che l'esplosione ha avuto luogo 300 metri dalla sede. "Abitiamo in una piccola località, qui nulla del genere è successo mai prima" ha detto una abitante.

Agrocom, con sede a Setniki, situata a soli 3 chilometri da Przewodów, è una grande azienda nel settore agricolo che si occupa, tra l'altro, di coltivazione di cereali, colza, mais e barbabietola da zucchero e allevamento di bovini. Ha un grande impianto di essiccazione del mais a Przewodowo.  

"Sono morti due nostri dipendenti, un trattorista e un magazziniere - racconta a Dziennik Federico Viola, di Este vicepresidente di Agrocom che ha fondato 30 anni fa - Questa è una notizia davvero triste. Lavorano con noi dall'inizio, dal 2000. Uno di loro viveva a Przewodów, l'altro a pochi chilometri di distanza. Entrambi gli uomini si chiamavano Bogdan. Per distinguerli al lavoro, venivano chiamati "Bogdan il primo" e "Bogdan il secondo".

Secondo il vicepresidente, che mercoledì mattina era nell'essiccatoio, il proiettile ha colpito la bilancia. - C'è un imbuto molto grande. Tutto era devastato: bilancia, trattore, rimorchio, brandelli di assi e mattoni sparsi. Ci sono molti servizi in loco - la polizia, l'esercito - e l'area di essiccazione è recintata. Anche io non ho accesso ad esso”.

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