VOCE
ESTRAZIONI IN ALTO ADRIATICO
17.11.2022 - 17:00
Non un no categorico, ma “legato ad evidenze scientifiche”. Non cessa il lavoro di Moreno Gasparini, sindaco di Loreo e presidente del Parco del Delta del Po, per spiegare le ragioni su cui poggia il no, compatto, del Polesine a qualunque ipotesi di trivellazioni al largo del nostro Delta.
Ieri mattina, il sindaco è intervenuto alla trasmissione radiofonica di Radio 1 “Radio Anch’io”.
“Non si tratta di un no categorico - ha spiegato, appunto, il sindaco di Loreo - ma di una contrarietà legata a evidenze scientifiche e che sono sottolineate proprio da quella comunità di studiosi del terreno che specificano l’abbassamento dello stesso in caso di estrazioni di metano”.
Poi il presidente del Parco Delta del Po entra nel merito della questione: “Il nostro territorio paga da anni le conseguenze delle trivellazioni che sono state fatte negli anni ’60 e che tutt’oggi hanno portato a essere quattro metri sotto il livello del mare. Infatti si ‘rimane a galla’ grazie al continuo lavoro delle idrovore che immettono acqua in mare e che permettono che non vi sia un allagamento generale del basso Polesine”.
“Queste trivellazioni - ha spiegato ancora al pubblico nazionale il presidente del Parco - verrebbero effettuate a nove miglia dalla costa e praticamente in linea con il 45esimo parallelo, ossia circa all’altezza della foce principale del Po. Pare una grande distanza, ma ci troviamo a soli 35 chilometri di distanza dalla laguna di Venezia”.
E sulle estrazioni Croazia: “In Croazia il sottosuolo è roccioso e non è paragonabile con il nostro fondale marino, per cui è un confronto che non si può fare; inoltre stiamo parlando di una popolazione da tre milioni di abitanti contro i nostri 60 milioni di italiani, che beneficerebbero del solo 2% di gas utile per essere indipendenti, quindi veramente di una briciola”. “Quando la comunità scientifica si troverà d’accordo su una posizione chiara, che escluda ogni rischio per il nostro territorio - ha detto Gasparini - allora anche noi saremo d’accordo; ma viste le tante posizioni, non possiamo far altro che aspettare e continuare a mantenere la nostra contrarietà”.
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