VOCE
CASO NORMAN ATLANTIC
17.11.2022 - 08:34
Ventitré richieste di condanna, da tre mesi a nove anni di reclusione, e una richiesta di assoluzione, sono state formulate al termine della requisitoria dal pm della procura della Repubblica di Bari Ettore Cardinali a carico di altrettanti imputati del processo per il naufragio della motonave Norman Atlantic, avvenuto nella notte tra il 27 e il 28 dicembre del 2014 nel canale d’Otranto davanti alle coste albanesi. Nel disastro morirono dodici persone, di altre diciannove disperse non sono mai stati trovati i cadaveri.
Le pene più pesanti, rispettivamente a nove anni, sono state chieste per il polesano Carlo Visentini, rappresentante legale della società armatrice Visemar navigazione, con sede a Porto Viro, per Argilio Giacomazzi, il comandante della motonave, e per Ioanni Vardinogianni, rappresentante legale della società greca Anek lines, la società di noleggio.
Tra le accuse la cooperazione colposa in naufragio, omicidio colposo plurimo e lesioni colpose plurime, oltre a numerose violazioni sulla sicurezza e al codice della navigazione. L’incendio si sarebbe originato dal ponte 4, probabilmente da un camion frigo. Tra gli imputati anche altri membri dell’equipaggio e le due stesse società. Sotto accusa in particolare gli errori nella valutazione dei rischi e nella organizzazione delle operazioni di spegnimento dell’incendio e di evacuazione della nave, che avrebbero causato il naufragio e la morte di alcuni passeggeri. L’incendio avvenne di notte dopo le 3 mentre il mare era in burrasca e le temperature erano molto rigide. A bordo della motonave c'erano circa 500 passeggeri, almeno quelli censiti ufficialmente.
La nave, partita dal porto greco di Patrasso, aveva fatto scalo nel porto di Igoumenitza dove aveva imbarcato altri mezzi pesanti e passeggeri. Era diretta ad Ancona. Il pm ha chiesto anche pene pecuniarie rispettivamente di 400 mila e 600 mila euro per le due persone giuridiche a giudizio le società Visemar e Anek Lines. Originariamente i rinvii a giudizio, a seguito dell’udienza preliminare, erano 32. Poi sono giunte cinque prescrizioni per estinzione del reato.
La seconda sezione del tribunale penale ha stabilito anche il calendario delle prossime udienze: 30 novembre, 14 dicembre, 21 dicembre, 18 gennaio ed eventualmente anche il 4 gennaio se dovesse rendersi necessario. La sentenza dovrebbe arrivare a gennaio.
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