VOCE
LA STORIA
18.11.2022 - 05:45
Due missili hanno colpito un'azienda agricola in Polonia: il proprietario è di Porto Viro.
E’ di un polesano la fattoria bombardata in Polonia: il missile ucraino caduto tre giorni fa sul suolo polacco, pochi chilometri oltre il confine con l’Ucraina, ha colpito l’azienda di un portovirese. E’ un 79enne di Porto Viro il proprietario, assieme a un socio di Este, dell’azienda agricola colpita “per errore” da un missile della contraerea ucraina sul suolo polacco, provocando la morte di due operai.
Secondo Faccia, imprenditore agricolo bassopolesano, ha investito in Polonia una ventina d’anni fa, assieme a un socio della provincia di Padova. E proprio il socio, Federico Viola, lo ha contattato l’altro giorno dalla Polonia per spiegargli cos’era successo. “E’ stata una grande disgrazia, sono morti due nostri operai. Uno di loro lo conoscevo molto bene”, dice oggi Faccia.
Il 79enne di Porto Viro, oltre all’azienda che possiede in Polesine, con cuore pulsante nella località Mea di Porto Viro, è infatti cotitolare di questa azienda agricola con terreni in Polonia, dove si coltivano frumento, soia, bietole, mais e colza, oltre a detenere anche la proprietà di un allevamento di bestiame.
Ad avvisarlo di quanto accaduto, come detto, è stato il vicepresidente della società, ovvero lo stesso Federico Viola che dal 2000 vive in Polonia con la famiglia e si occupa della direzione dell’azienda agricola. La guerra ha dunque colpito l’azienda dei due veneti, causando la morte di due operai e la distruzione di un mezzo agricolo. I due operai, dipendenti della ditta italo-polacca Agricom con sede a Setniki, entrambi di nome Bogdan, uno di 62 anni, magazziniere, e uno di 60, che si occupava dell’impianto di essicazione, lavoravano per l’azienda di Viola e Faccia sin dalla fine degli anni ’90 quando l’attività dei due veneti si è insediata a Przewodow, nell’Est della Polonia, dove oggi gestiscono 800 ettari di terra.
Purtroppo, al momento dell’impatto dei due missili, i due si trovavano proprio sul posto e per loro non c’è stato nulla da fare. Ovviamente, prima di questo episodio, nessuno poteva immaginare che gli effetti di questa guerra potessero toccare quelle zone, su suolo polacco, e la preoccupazione non sfiorava nemmeno lontanamente i due soci dell’azienda, che ora stanno vivendo questo lutto con grande amarezza.
Attualmente l’azienda è chiusa e nessuno sa dire quando potranno riprendere a lavorare e, soprattutto, se riusciranno a trovare la serenità che li ha accompagnati in tutti questi anni.
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