VOCE
IL DRAMMA
21.11.2022 - 05:00
I Carabinieri
La scena è stata allucinante. Un uomo, trovato morto nel suo letto, in un paese dell’Alto Polesine, trafitto da due frecce, scagliate da altrettante balestre; una lo ha colpito al capo, l’altra al torace. Si tratterebbe - per quanto possa apparire incredibile - di un suicidio, progettato e portato a compimento con una dedizione, una abilità manuale e una inventiva probabilmente mai viste.
La vittima, infatti, sarebbe arrivata a costruire un dispositivo collegato appunto alle due balestre, dotato addirittura di un timer, per potere programmare il momento in cui darsi la morte. Il sospetto - ma dovrà comunque essere un eventuale approfondimento a confermarlo - è che abbia potuto decidere di togliersi la vita nel sonno. Secondo i primi riscontri, il decesso sarebbe risalente a qualche giorno prima del ritrovamento, avvenuto nella mattinata di ieri. A lanciare l’allarme sarebbero stati alcuni conoscenti che da qualche tempo non avevano più notizie dell’uomo.
Non ci sarebbe alcun dubbio, a quanto si apprende, sul fatto che si tratti di un gesto volontario. Sia per la presenza del macchinario collegato alle due balestre, sia per una serie di scritti e di attrezzi che lasciano pensare che, come detto, la fase “progettuale” del suicidio sia stata piuttosto lunga e accuratamente pianificata. Uno scenario, di conseguenza, assolutamente incompatibile con la presenza di una terza persona e con qualunque possibilità diversa da quella di un gesto volontario. La vittima, tra l’altro, avrebbe dato prova di una competenza tecnica, ma anche di una abilità manuale, assolutamente non comuni. Avrebbe anche fatto in modo che le due frecce lo colpissero in punti vitali. Starà ora alla Procura disporre eventuali approfondimenti, per quanto, come detto, non appaia esservi alcun dubbio sul fatto che si tratti di un suicidio, del quale, al momento, non si conoscono però i motivi.
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