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concorso letterario

Locanda del Doge, tutti i premi

Narrativa a Roberto Zucchi; saggistica ad Andrea Antonioli; poesia a Gian Domenico Mazzocato

Locanda del Doge, tutti i premi

Una sontuosa cerimonia nel tempio della Rotonda, domenica mattina, ha chiuso il decimo concorso “Locanda del Doge” 2022, ideato da Angioletta Masiero per Uildm di Rovigo con il patrocinio di Wikipoesia, La Nuova Tribuna Letteraria, la Regione Veneto e la collaborazione di Bonfante srl e Casello Stefania di Fineco.

518 le opere giunte da ogni parte d’Italia e dall’estero, da oltre sessanta case editrici nazionali. Un arduo lavoro durato mesi da parte della commissione giudicatrice presieduta dalla Masiero e composta da Rodolfo Vettorello (presidente onorario), Stefano Valentini direttore della rivista Nuova Tribuna Letteraria, Natale Luzzagni, scrittore ed editore, Andrea Menaglia, critico letterario e conduttore televisivo di Canale Italia Roma, Dante Bernardinelli segretario con diritto di voto; madrina la storica d’arte bolognese Elisabetta Landi.

Il premio miglior opera di autore straniero è andato alla celebre scrittrice serba Maja Herman Sekulic, docente ad Harvard. Dopo i saluti del presidente del tempio Luciano Zanforlin, si è svolta la consegna dei premi, da parte della Masiero, coadiuvata dal segretario Dante Bernardinelli e molti nomi prestigiosi della cultura. Eccoli. Sezione narrativa edita: dal primo al quinto premio: Roberto Zucchi (Padova) con “Mago bianco”, Sergio Gnudi (Ferrara) “Il gioco di Diana”, Silvia Favaretto (Venezia) “Verde laguna”, Chiara Forlani (Ferrara) “Delitto sull’isola bianca”, “Maria Primerano (Catanzaro) “Niccolò Paganini il demonio in frac”; seguono i premi speciali: Antonella Bertoli (Villadose) “Lucia, Giacomo e il camion della morte”; Patrizia Ferrante “Vivrò per sempre”; Marco Bertolino (Alassio) “Vento alto”; Giovanni Ronzoni (Lissone) “Viaggi”, Marzia Santella (Villadose) “Ostentata bontà”, Francesca Scattolin (Treviso) “Altri pianeti”; migliore autore straniero: Maja Herman Sekulic’ (Serbia) con “Le nove vite di Milena Pavlovic Barilli”.

Per la Saggistica, dal primo al quinto premio, sono risultati: Andrea Antonioli (Cesena) “Donne fatali tra medioevo e rinascimento”, Riccardo Modestino (Ferrara) “Lo sguardo su Ferrara al femminile”, Paolo Bovino (Roma) “Il male nella musica”, Stefano Jacurti (Roma) “Il cinema western e non”, Francesco Felis (Genova) “Economia e diritto al servizio della società”; a seguire i premi speciali: Alessandro Ticozzi (Roma) “I tre volti del mattatore Vittorio Gassman”, Vincenzo Iannuzzi (Trento) “Il progresso dell’umanità storica”, Cesare Lorefice (Adria) “La poetessa e la cortigiana”, Rosanna Beccari (Rovigo) “La nostra alluvione. Gli uomini e la terra”.

Sezione teatro: primo Roberto Bianchin (Venezia) con “I misteri di Porto Longone”, secondo Rodolfo Andrei (Roma) “La mia follia”, terzo Luisa Nadalini (Verona) “Invidia maligna”. Premio “Critica” Carlo Magri (Ferrara) “Donna Gracia Mendez Nasi”. Premio “Giuria” Diletta Pavanati “La fola de la me tola”.

Sezione poesia inedita: dal primo al terzo: Gian Domenico Mazzocato (Treviso) “Ti guardo dormire”, Tommaso Caruso (Marcon) “Quanto”, Gianna Patrese “Fiorivano le rose” e i premi speciali: Claudio Bizzi (Trecenta) “Tra, di rondini, stormi”, Maria Grazia Franceschetti “La guerra di Buck”, Lucia Picanza “Cielo”, Federico Tomasi (Treviso) “Ucraina”, Gabriella Legnaro (Costa) “Il tempo vola”, Normanna Ferro (Udine): “Guerre”, Flavia Altieri “L’arcobaleno del domani”, Jolanda Ollari “E me ne andrò…”, Nuccia Venuto “Dondolano pigri i pensieri”, Rita Marconi (Ferrara) “Angeli senza coperte”.

La mattinata è stata vivacizzata dagli intermezzi musicali di Rosamaria Reato (chitarra) ed Elena Munkacsi (flauto traverso).

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