VOCE
ADRIA
23.11.2022 - 19:00
La cerimonia di intitolazione della biblioteca comunale a Luigi Groto è stata l’occasione per fare il punto della situazione sugli studi in corso, più all’estero che in Italia, sul grande intellettuale adriese che influenzò notevolmente il Rinascimento europeo.
E’ stata scelta la data del 17 novembre che quest’anno segnava il 453esimo anniversario della famosa orazione di Luigi Groto di fronte al doge Pietro Loredan a favore del taglio di Porto Viro. La straordinaria opera idraulica completata nel 1604 e che portò alla deviazione del Po verso sud, segnò anche la nascita del Delta del Po. Questo evento è riportato nel gonfalone del comune di Taglio di Po con l’immagine del Cieco d’Adria.
Il sindaco Omar Barbierato ha sottolineato che l’intitolazione a Groto non è solo legata al ricordo della sua figura di grande intellettuale rinascimentale ma anche alla crescente attenzione in Italia e all’estero per le sue opere.
“E’ una scelta importante e significativa quella di intitolare la biblioteca comunale a Luigi Groto - ha detto - Il cuore della cultura adriese e del Delta si fonda con il più grande letterato e artista adriese del Rinascimento che ha contribuito con la sua arte oratoria al taglio di Porto Viro. Gli appuntamenti culturali realizzati nella nostra città negli ultimi anni per ricordarlo, inducono a celebrarlo in modo degno come uomo di lettere e libri intitolandogli la nostra biblioteca. Attraverso le borse di studio – ha proseguito - continua il nostro impegno per stimolare gli studenti nello studio di questo gigante della cultura”.
Da parte sua Antonio Giolo, referente della biblioteca, ha osservato che “l’intitolazione al letterato Luigi Groto è il coronamento di un percorso cui tanti hanno contribuito, in particolare Livio Crepaldi come referente della biblioteca e promotore di importanti iniziative volte a valorizzare questo grande personaggio, così appassionato difensore della propria città, lui che si definiva il Cieco di Adria”.
Giolo ha poi letto un messaggio inviato da Livio Crepaldi. “Esprimo la mia più viva soddisfazione per l’intitolazione della biblioteca comunale al nostro poeta e drammaturgo Luigi Groto – scrive il professore - intitolazione che rende prestigio e lustro alla biblioteca adriese e mette in luce la figura del Groto non solo attraverso gli autorevoli studi a lui dedicati a livello internazionale, ma anche come concreta testimonianza d’imperitura memoria della cittadinanza e di tutto il territorio verso il suo più autorevole poeta e cittadino”. Oltre ai saluti alle autorità presenti, Crepaldi dedica un pensiero con “immutabile affetto a tutto il personale della biblioteca”.
Ampia e ricca di riferimenti la relazione di Sara Frigato docente del liceo Bocchi-Galilei che ha trattato sia delle opere di Groto, sia della fortuna che l’autore ha avuto nel suo tempo e che ha oggi in Italia e in Europa, un’azione di riscoperta avviata un decennio fa da Barbara Spaggiari con la sontuosa pubblicazione delle “Rime”. Prosegue Sara Frigato: “La riscoperta attuale della sua figura è importante e significativa perché in passato è stata ridimensionata non comprendendo appieno la profondità della sua statura, la vivacità dei suoi scritti, l’originalità di molte sue opere letterarie. Oggi molti studi, soprattutto in ambito universitario, stanno rendendo merito al nostro scrittore, riconoscendo e rivalutando la sua produzione letteraria”.
Ben radicata nel passato e legata alla memoria di Luigi Groto, la biblioteca guarda al futuro. L’assessore Andrea Micheletti ha illustrato il progetto di rinnovamento finanziato dalla fondazione Cariparo attraverso il bando “Cultura on life”. Un progetto in gran parte realizzato con la nuova sistemazione smart dell’aula studio in cui si è tenuta la cerimonia, con l’acquisto delle attrezzature che hanno permesso l’effettuazione di una riunione in contemporanea in presenza e da remoto e la prossima introduzione del sistema Rifd, che consentirà una più efficiente gestione del prestito libri.
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