Cerca

LA STORIA

“Sfrattato, ora dormo in auto”

Renzo avrebbe i requisiti per una casa popolare. "Ma l'assegnazione viene rimandata"

“Sfrattato, ora dormo in auto”

Dormire in macchina da quasi due mesi, a causa di uno sfratto e dell’impossibilità di trovare una nuova abitazione o, almeno, una soluzione. E’ il triste racconto di un rodigino, costretto a vivere, dormire e lavarsi all’interno del suo mezzo, nonostante abbia i requisiti per essere inserito in un alloggio Ater.

“Vivo in macchina dall’inizio del mese di settembre in seguito ad uno sfratto - racconta Renzo - niente di strano dato che diverse famiglie sono state sfrattate in questi mesi e niente di strano dato che diverse persone ad oggi dormono in stazione dei treni a Rovigo”. Se, per Renzo, la vita in auto dopo uno sfratto è diventata normalità, un grande interrogativo nasce invece sulla presenza di una graduatoria che potrebbe consentire a lui, e a tanti altri in difficoltà, di vivere dignitosamente tra quattro mura.

“La cosa strana - dice - è che dalla fine di settembre è pronta una graduatoria di emergenza abitativa ufficiale, decisa dal Comune di Rovigo e che Ater, che dovrebbe assegnare secondo quella graduatoria, invece ignora - specifica - rimandando da quasi da due mesi le assegnazioni di circa 15 alloggi ad altrettante persone e famiglie già valutate dal Comune come ‘disagiate’ ed in stato di ’emergenza’. In quella graduatoria sono presente anch’io”.

In attesa di risposte e soluzioni dignitose il rodigino, però, deve continuare a dormire nella propria auto, con tutti i disagi che ne conseguono, soprattutto in questi mesi. “Dormo in Area Tosi - aggiunge - non è gradevole soprattutto in questi giorni in cui fa più freddo e tira molto vento. Qui ci dormo, mi lavo in macchina, prendo dell’acqua e con una bacinella mi lavo. Ogni tanto passa una pattuglia dei carabinieri, mi dicono che non mi devo spogliare qui, ma io mi dovrò pur lavare, non ho alternative”.

Renzo si dice deluso e amareggiato, non solo per la sua condizione ma perché le alternative ci sono, ma non si spiega perché non vengano portate avanti.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400

Commenti all'articolo

  • frank1

    24 Novembre 2022 - 11:05

    enti "non profit" come la caritas?? la croce rossa?? la curia con tutti i locali che dispone?? non pervenuti....e non aggiungo altro

    Report

    Rispondi